Marotta: "Festa straordinaria, sul mercato servirà creatività. Lautaro e Inzaghi i nostri leader"
Nell'arco della lunga festa-scudetto in Piazza Duomo, Beppe Marotta è intervenuto anche ai microfoni di Rai Sport per raccontare le sue emozioni. Di seguito le parole dell'ad nerazzurro: "Sinceramente questo è un bel vedere, una bella emozione. La cornice è qualcosa di straordinario e ci riporta a vecchi fasti. Il calcio è un fenomeno di grande aggregazione, dopo il Covid tanta gente voleva vivere le emozioni di una volta. In Italia siamo stati tutti bravi a rendere competitivo questo campionato anche a livello europeo e a far sì che la gente sia tornata negli stadi. Merito anche delle società che hanno regalato tanto al nostro Paese e ai tifosi che sono appassionati".
Nel 2027 ha detto di voler fare altro, ma come si fa a lasciare tutto questo?
"Il mondo del calcio come disciplina sportiva rappresenta un aspetto sociologico, da studiare meglio. C'è un grande senso di appartenenza e voglia di gioire, dietro dei colori si nasconde un sentimento molto forte e una fede incancellabile che accompagna le gesta di una squadra che gioca a calcio e sa dispensare grandi emozioni".
Come ha costruito questo risultato con l'Inter?
"Noi abbiamo il nostro modello, per vincere bisogna avere un tasso di competenza e valori importanti come la cultura della vittoria. Non bisogna avere paura di dichiarare le proprie ambizioni sportive senza arroganza ma con ambizione. Sono concetti come senso di appartenenza e cultura del lavoro che vanno sviluppati".
Cosa sposta una serata del genere a livello di rapporto tra società, tifosi e giocatori?
"Aumenta in noi un grande senso di responsabilità che va di pari passo con l'avere molto coraggio. In Italia non ci sono club che possono dispensare investimenti importanti, occorre competenza e creatività nell'ambito della campagna trasferimenti. E avere il coraggio di avere giocatori che abbiano voglia di rimanere nelle rispettive squadre, nel nostro caso nell'Inter. Tutti i giocatori vogliono rimanere con noi, e questo è sicuramente un aspetto motivazionale molto forte".
Lautaro e Inzaghi rinnoveranno?
"Io credo che tutta questa serata di celebrazioni ha un artefice principale che è Inzaghi, leader della squadra che gestisce le risorse che gli mettiamo a disposizione e lo ha fatto nel migliore dei modi col supporto di noi dirigenti. Lautaro interpreta il ruolo di capitano all'antica, colui che riesce a stimolare i compagni e coagulare le forze. Per tutti i giocatori andremo presto ad analizzare le situazioni contrattuali, partendo dal concetto che tutti vogliono rimanere, per noi è molto importante".
Come definiamo questa serata?
"Straordinaria, che occuperà pagine molto piene del mio libro dei ricordi. Siamo contenti di far emozionare tutta questa gente".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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