La cessione dell'Inter al Fondo Pif, una storia senza fine
Il rituale è sempre lo stesso: notizia bomba, smentita e poi nuove voci. Ormai tutti i tifosi nerazzurri hanno imparato a conoscere il Fondo Pif, acronimo di Public Investment Fund, diventato celebre nell'ultimo anno grazie all'acquisizione del Newcastle, club di Premier League a un passo dalla zona retrocessione ma che sogna in grande grazie a un budget da sceicchi. Assieme ai Magpies il fondo avrebbe dovuto acquisire anche l'Inter per circa un miliardo, una voce prima alimentata e poi silenzata negli ultimi giorni dallo stesso fondo, anche se la storia non sembra essere conclusa qui.
Dalla possibile cessione alle tante smentite di Pif
Tutto è cominciato all'inizio dell'autunno, quando la trattativa sembrava ormai entrata nel vivo. Il fondo saudita aveva indivituato proprio nell'Inter il terreno più fertile sul quale continuare a costruire il proprio impero e abbracciare anche l'Italia. La grande prova di forza dello Scudetto e la prospettiva della costruzione di un nuovo stadio hanno contributio ad aumentare l'appeal dei nerazzurri anche agli occhi degli investitori stranieri, ma alla fine dopo un breve corteggiamento Pif ha dovuto battere in ritirata. Di nuovo tante smentite, seguite da nuove voci che si sono rincorse incessantemente fino alla fine dell'anno, con una nuova avanzata da parte dei sauditi e una secca smentita dalle fonti più vicine al fondo. Suning al momento resta saldamenta al timone del club, con tanti progetti da portare avanti ma soprattutto una stagione da concludere cercando il secondo trionfo consecutivo e qualche piccola soddisfazione anche in Champions League, ma la situazione è più intricata per mai e tutte le porte restano ancora aperte.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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