Jankto e il senso di libertà: "Coming out? Non devo più nascondere niente. Sono me stesso"

"Mi sono fatto male contro il Genoa, il primo anno con Ranieri. Poi le ho tentate tutte per stare meglio: mi sentivo anche pronto a giocare con il dolore, ma mister Nicola non mi ha fatto entrare in campo nemmeno un minuto e allora ho pensato che non valeva la pena andare avanti con questa lesione di terzo grado ai legamenti della caviglia sinistra, che non si può operare. Anche quando alleno i bambini o semplicemente cammino, mi fa male". Con queste amare parole, Jakub Jankto ha raccontato al Corriere della Sera il motivo del suo ritiro prematuro dal calcio - avvenuto all'età di 29 anni dopo un'ultima travagliata stagione al Cagliari.
L'ex giocatore ceco si è poi confessato su uno dei gol più importanti della sua carriera, ossia quello di aver rivelato la sua omosessualità per lanciare un messaggio chiaro all'intero mondo del calcio: "Non dovevo nascondere niente, potevo andare con il mio partner ovunque. Prima non potevo vivere come volevo, non mi sentivo me stesso. E poi erano cominciate a girare le voci, che forse ero gay, e in quel momento mi sono sentito troppo male: ho deciso che dovevo dirlo e ho registrato quel video che ha fatto il giro del mondo".
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