Inter, chi al posto di Simone Inzaghi? Quattro nomi per una poltrona sola

La permanenza di Simone Inzaghi all'Inter non è scontata, è risaputo. Come ribadito dalla società, tutto dipenderà dall'unico obiettivo imprescindibile per i nerazzurri quest'anno, ossia il quarto posto. La qualificazione alla prossima Champions League e i ricavi milionari sono imprescindibili vista la condizione corrente di Steven Zhang (pressato dai tredici mesi a disposizione per restituire il debito contratto con Oaktree). Il club è già in moto per alcune valutazioni, ma ogni decisione definitiva spetta a fine stagione. Da qui la lista di possibili sostituti per la panchina nerazzurra è già a portata di mano.

Al momento il grande favorito pare Roberto De Zerbi del Brighton, ma il discorso per il tecnico italiano è complicato. Solo con un pagamento di una ricca penale - 13 milioni la clausola - e l'accordo per un ingaggio simile a quello odierno (5 milioni netti a stagione), l'ex Sassuolo potrebbe in considerazione la panchina nerazzurra. Ma ad oggi ci sono possibilità remote, oltre alla ferrea concorrenza del Tottenham e quella potenziale della Roma in caso di divorzio con Mourinho. Il secondo profilo gradito è quello di Thiago Motta, autore di un vero e proprio progetto vincente a Bologna e in attesa di rinnovo di contratto col club rossoblù. Diego Simeone è la suggestione che non passa mai di moda: da oltre dieci stagioni al comando dei colchoneros potrebbe essere tentato dall'avventura in Italia con l'Inter. Un'ipotesi solo se risolverà con l'Atletico Madrid e decidesse di decurtarsi lo stipendio più caro del mondo. Una considerazione, infine, su Antonio Conte: è un vincente seriale e una garanzia in Italia, la rottura con gli Spurs ha avuto del clamoroso e per molti il ritorno in nerazzurro non è così infattibile. Ma la rottura del 2021 ha lasciato qualche scoria con dirigenza e proprietà Zhang, poi il tecnico leccese potrebbe davvero pensare ad un anno sabbatico.