Inter, adesso manca Diouf ma ci sono sette specialisti per tre posti

L'allenatore dell'Inter Cristian Chivu sta facendo uso del turnover, al momento, con grande abilità. Tra i nuovi acquisti Manuel Akanji si è preso la titolarità fissa, Bonny e Pio hanno le loro grandi occasioni per far rifiatare Lautaro e Thuram. Sucic deve fare i conti con l'esperienza di Mkhitaryan, ma sta trovando il suo spazio e domani potrebbe partire dal 1'. Luis Henrique ha esordito da titolare nella trasferta di Cagliari, manca solo Andy Diouf.
Il giocatore arrivato in estate dal Lens è sceso sul rettangolo verde solo nei minuti finali di Inter-Torino. Complici poi gli impegni ravvicinati e il suo poco inserimento, Chivu ha preferito lasciarlo in panchina. Ma tornando a giocare ogni tre giorni non è da escludere che anche lui possa avere la sua grande chance.
"Resta da capire quando Chivu vorrà pubblicizzare il livello di affidabilità di Andy Diouf, acquistato dal Lens per 20 milioni e appena intravisto (11 minuti) dentro a una partita stravinta contro il Torino, all’alba del campionato. Però a centrocampo l’Inter ha creduto nella logica dell’overbooking: sette specialisti per tre posti in campo. Se Diouf è rimasto sempre a guardare, anche gente più esperta come Zielinski e Frattesi reclama visibilità e attenzioni. Chivu guarda tutto con attenzione, ben assistito dagli occhi feroci dei collaboratori Kolarov e Palombo, e prima o poi li farà uscire dal tunnel di uno stadio senza la pettorina delle riserve addosso. La ricchezza di un organico si valorizza a marzo-aprile, non certo all’inizio dell’autunno", si legge su La Gazzetta dello Sport.
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