Garlando: "Chivu fermo in mezzo al guado, la rivoluzione balneare è rimasta sulla sabbia"

La storica firma de La Gazzetta dello Sport Luigi Garlando focalizza l'attenzione sul big match di questo pomeriggio, parlando delle ripercussioni negative per l'Inter in caso di sconfitta: "Guardare la classifica dopo due giornate di campionato può sembrare stupido, ma ritrovarsi eventualmente già a 6 punti dalla Juve e, magari anche da Roma e Napoli, sarebbe fastidioso. Cristian Chivu è il primo a sapere che non può permettersi un secondo scivolone dopo quello casalingo con l’Udinese, anche per non complicare il delicato debutto europeo con l’Ajax e guastare il ritorno romantico ad Amsterdam, dove è stato capitano a 21 anni. Il giovane tecnico romeno ha davanti a sé 5 giorni caldi che condizioneranno il suo cammino. Dopo la sconfitta con l’Udinese, ha parlato di «cantiere aperto», di «abitudini radicate da anni» e della «necessità di accelerare il rinnovamento». Ma stasera, a parte Akanji e Carlos Augusto, dovrebbero giocare i soliti di Inzaghi, con il “rinnovamento” seduto in panca: Diouf, Sucic, Luis Henrique, Bonny, Pio Esposito... Anche ieri ha frenato: «Non sono qui per stravolgere. Questa squadra fa bene da anni. Calha è carico». La rivoluzione balneare, che prevedeva Lookman e modulo più offensivo, è rimasta sulla sabbia. Chivu è fermo in mezzo al guado, tra voglia di futuro e rispetto del passato. Comprensibile. Ma cambiare “abitudini radicate” tenendo gli stessi uomini, invecchiati di un anno, non è facile".
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