Condò: "Titolo Inter in 3 mosse: Lukaku, solidità difensiva e recupero seconde linee"

lunedì 3 maggio 2021, 15:43News
di Alessio Del Lungo

Il giornalista Paolo Condò ha commenta così a Sky Sport il successo dell’Inter: "Antonio Conte ha uno straordinario senso del dovere che gli viene dalla sua educazione familiare. Credo sia stato questo il primo e fondamentale tassello che lui ha aggiunto all'Inter per portare tutti i calciatori dalla sua parte e per far ragionare i giocatori nella maniera in cui ragiona lui cioè lavora, quando ha finito di lavorare, lavora ancora un po' e poi quando veramente non ce la fa più, comincia a curare i dettagli. Credo che questo sia il modo migliore per descrivere Conte e l'Inter che è nata sotto la sua guida. Io definirei in tre mosse la chiave dello scudetto dell'Inter: la prima è stato l'acquisto di Lukaku, giocatore straordinario e fondamentale. Onestamente io mi aspettavo una portaerei cioè un giocatore dalla grande potenza fisica che a centro area poteva sia concludere che servire i compagni, invece è arrivata una locomotiva perché lui non è statico, ma dinamico. Una locomotiva che si è portata dietro tutti gli altri in senso tecnico, ma anche filosofico. La seconda chiave è stata la difesa: nel momento in cui intorno al terzetto Skriniar, De Vrij, Bastoni, con una grande crescita di quest'ultimo, Conte ha blindato il pacchetto difensivo con l'aiuto degli esterni, l'Inter ha giocato tranquilla perché sapeva che in molte partite non avrebbe subito gol e quindi gliene sarebbe bastato anche uno. La terza, dopo il mercato di gennaio, Conte ha preso alcuni giocatori che non erano più né prime né seconde scelte per lui come Eriksen, nome più ovvio, ma anche Sanchez e Perisic hanno visto aumentare notevolmente il loro contributo, ed è riuscito, entrando nelle loro teste, a farne dei titolari. A quel punto l'Inter, che secondo me era anche un po' corta perché senza quei giocatori arrivava a 14 uomini che potevano ruotare, improvvisamente ne ha avuti 17 e da lì è partita la fuga.

E' divertente il fatto che Conte abbia vinto all'Inter dopo essere stato alla Juventus come Trapattoni. Una volta Conte mi raccontò una storia molto divertente che Lippi lo descrive: lui era appena arrivato alla Juventus ed in una partita amichevole aveva commesso un errore molto grave che aveva mandato in rete un avversario. Queste non sono cose che a Conte scivolano come acqua di una doccia, sono cose che lo tormentano, ci perde il sonno. Quella volta vagava per Torino quasi inebetito dalla rabbia e dalla delusione quando incontrò Trapattoni in centro che vedendo che era mogio gli chiese cosa avesse. Conte rispose che a causa dell'errore commesso non riusciva a darsi pace. La risposta di Trapattoni fu semplice: 'Ma piantala! Il nostro gioco è fatto di belle giocate, ma anche di errori. Se cominci a rovinarti ed a bruciarti nella memoria di uno di questi sei rovinato prima di cominciare'. Lì forse qualcosa ha imparato".