Condò: "Fabregas, la forza di dire no all'Inter doveva venire da qualche parte. Ieri abbiamo visto da dove"

Sulle colonne de Il Corriere della Sera, è intervenuto il giornalista Paolo Condò con il consueto commento dell'ultima giornata giocata di campionato. Le sue parole sul Como di Fabregas che ieri ha vinto 2-0 contro la Lazio: "La forza di dire a no a Inter, Roma e Bayer doveva venirgli da qualche parte, e ieri abbiamo visto da dove: da un Como che la proprietà indonesiana non ha soltanto rafforzato, ma di cui ha ampliato visuale e prospettiva. Fabregas gli fa giocare il calcio dei ricchi che in Europa vediamo al Psg e al Chelsea: tanti ragazzi di talento, tanta corsa, tanto pressing alto, tanta sfrontatezza.
Peccati di gioventù ce ne sono ancora: troppa estetica porta al narcisismo, e se Ramon ha debuttato da padreterno, Rodriguez dovrà imparare a passare il pallone, che dribblarne cinque non è sempre possibile. Ma il sommo ventenne Nico Paz, la reincarnazione di Roberto Mancini, corregge gli eccessi con classe. La piroetta con lancio al millimetro per l’1-0 di Douvikas è una meraviglia, la punizione del 2-0 una pennellata.
La Lazio ha i guai che sappiamo, e Sarri ci metterà un po’ a ridare elettricità a una squadra spenta. Ma non è stata lei a perdere, ha trionfato il Como. E se è logico che il Tottenham offra la luna per portarsi via Paz, sarebbe illogico lasciarlo andare ora che ci si è messi in viaggio verso l’orizzonte".
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