Civati: "Superlega progetto assurdo, sembra il club privé del calcio"
Intervistato da Radio Bianconera, il politico Giuseppe Civati analizza così la nascita della Superlega: "Io penso che il mondo sia già una Superlega, i ricchi stanno bene e i poveri sono dimenticati. Il meccanismo è quello di replicare quello che già esiste. Mi sembra un dibattito un po' surreale, il Paese è ancora bloccato. Poi c'è già la Juve che quest'anno è un motivo di dolore. Se no va a finire che lanciamo la Superlega e alla fine ne rimaniamo fuori, visti alcuni risultati in campionato. Siamo in un momento stranissimo, il Covid ha un po' condizionato il campionato e la Champions. La Champions League già adesso è una Superlega, nelle ultime annate sono arrivate in fondo sempre lo stesso. Io non sono ipocrita: è la società che è fatta così, i meriti sul campo contano fino a un certo punto, c'è sempre qualcuno che parte avvantaggiato. L'Atalanta, che in questo momento non ci è simpatica e che in campo dovrebbe smetterla di picchiare, è riuscita ad emergere in questo panorama".
Sulla compattezza della politica contro la Superlega: "Gli elettori sono anche di altre squadre. La politica italiana è molto provinciale. Comunque per me è un progetto assurdo, sembra una festa a inviti, un club privé del calcio".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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