Arnautovic: "Mai detto di aver vinto il Triplete. C'ero per il 2%, come un tifoso"
"Ero un ragazzo al Luna Park". Nell'intervista concessa a La Gazzetta dello Sport, Marko Arnautovic ricorda così la breve parentesi in nerazzurro. L'austriaco, complice soprattutto un carattere piuttosto spigoloso, non riuscì a sfruttare la grande occasione che gli venne concessa nel 2010: "La grande città, il grande contratto, i grandi campioni, tutto splendente. Ogni giorno ero felice di vedere i campioni al mio fianco ma per me era importante di più uscire, la vita fuori, le macchine: tutto fuorché il calcio.
Bad boy? Non mi è mai interessato cosa si diceva... Solo dal sesto mese interista in poi ho cominciato a focalizzarmi sul football: dopo quel fatto di Abu Dhabi, in cui arrivai tardi, Mourinho mi fece capire un po’ di cose e mi misi a fare le cose seriamente. Ma nelle interviste non ho mai detto di aver vinto il Triplete: c’ero, ma in un 2%, come tifoso... In queste prime partite di Serie A, di quel 2010 ho visto Mou e Thiago Motta: uno dei migliori calciatori coi quali ho giocato, forse the best".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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