Altobelli: "L'Inter ha perso tutto, ma non parlerei di fallimento. Semmai un insieme di delusioni da cui ripartire"

Altobelli: "L'Inter ha perso tutto, ma non parlerei di fallimento. Semmai un insieme di delusioni da cui ripartire"TUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 09:07News
di Marta Bonfiglio

"Terrei in rosa gli over trenta come Mkhitaryan, Acerbi o de Vrij, ma spazio ai giovani. Li schiererei tutti dall’inizio, o comunque sarei pronto a dargli parecchio spazio. Largo agli Esposito, ai Sucic, ai Luis Henrique, ai Bonny e a quelli che verranno. Solo così l’Inter riuscirà a riscattare una stagione senza trofei". Il consiglio Alessandro Altobelli, campione d’Italia nel 1980 e campione del Mondo due anni dopo con gol in finale alla Germania, che ha parlato ai taccuini de La Gazzetta dello Sport.

Altobelli, Marotta ha ribadito che la stagione nerazzurra è positiva nonostante sia finita senza alcun trofeo in bacheca, dal campionato alla Champions. Lei cosa ne pensa?

"La mia premessa è questa: abbiamo perso tutto e siamo rimasti con le mani in mano, è vero, ma non parlerei di fallimento totale. Semmai di un insieme di delusioni da cui ripartire".

La più grande qual è stata?

"Di sicuro il campionato. Il punto con cui il Napoli è finito davanti ancora brucia. L’Inter ha perso per strada dozzine di punti fondamentali. Penso alle partite contro Parma, Monza, Lazio, Juventus, Fiorentina e i due scontri diretti contro Conte. Avremmo meritato di vincere".

La Champions si è conclusa con un’umiliazione storica: 5-0 in finale contro il Psg.

"Restano le imprese contro Bayern Monaco e Barcellona, ma sì, perdere in quel mondo è stata una mazzata. Anche se ci tengo a dire una cosa: se l’Inter avesse giocato anche solo un mese prima, magari tra marzo e aprile, i mesi delle grandi prove contro i tedeschi e i blaugrana, forse sarebbe finita diversamente. Ma è un mio pensiero".

La stanchezza ha pesato, quindi?

"Senza dubbio. Basta vedere le partite giocate al Mondiale per Club. Non solo dall’Inter, ma anche dagli altri club europei. I giocatori non ne avevano più, erano stanchi e spompati. Lasciamo stare questa competizione poi, le società hanno bisogno di incassare e quindi giocano soprattutto per quello. Detto ciò, l’Inter ha bisogno di rifondare".