Inzaghi in conferenza: "Più forti dell'anno scorso? Lo dirà il tempo. Frattesi voluto fortemente"

Inzaghi in conferenza: "Più forti dell'anno scorso? Lo dirà il tempo. Frattesi voluto fortemente"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca 2023 @fdlcom
venerdì 15 settembre 2023, 18:56Live
di Alessandra Stefanelli

Simone Inzaghi torna a parlare in conferenza stampa. In vista del derby di Milano contro il Milan, valido per la quarta giornata del campionato di Serie A, viene ripristinata la tradizione dell'incontro con i giornalisti prima del match. Venerdì 15 settembre alle ore 15 il tecnico risponderà a tutte le domande della stampa. La conferenza sarà trasmessa in diretta da Inter TV, L'Interista seguirà l'evento in tempo reale con la consueta diretta testuale.

15:00 - Comincia la conferenza stampa del club.

Quanto è importante dare continuità alla vostra proposta di calcio nel derby?
"Indubbiamente il Milan ha bene impressionato in queste prime partite così come l'Inter, sono due squadre che arrivano bene. È solo la quarta di campionato ma sarà una partita importante che vorremo fare nel migliore dei modi".

Un Frattesi così come si tiene fuori?
"Davide è un giocatore che abbiamo voluto tutti fortemente all'Inter, si è inserito benissimo con noi, lavora da due mesi molto bene con i suoi compagni. Io poi devo fare delle scelte e sono contento di doverle fare. Quando sono tornati tutti a disposizione lo scorso anno ho potuto scegliere e l'Inter è migliorata tantissimo".

Quanto è importante capire il vostro livello?
"Sappiamo tutti quanto conti questa partita, quello che rappresenta per noi, per la società, per i tifosi. I ragazzi si sono preparati meglio, a livello di formazione sia io che gli altri allenatori non abbiamo potuto avere la stessa preparazione delle altre partite, ma è una cosa con cui sappiamo di dover convivere. Sanchez lo vedrò solo oggi, Cuadrado spero che si possa allenare nel migliore dei modi, ieri p'ho visto abbastanza sereno. Dovrà fare delle scelte per questa partita, poi alla Champions penseremo da domenica".

Quali indicazioni hanno dato le prime tre giornate?
"Guardando le squadre, nelle prime giornate l'Inter ha cambiato due giocatori nell'undici titolare, il Milan 3-4. Non c'è grandissima differenza, sono due squadre che hanno cambiato, che sono partite molto bene, ognuna con la propria identità. Non è una partita decisiva ma sappiamo tutti cosa riveste per noi e per la nostra città".

Avete guardato solo queste tre partite del Milan o anche quelle della scorsa stagione?
"È tanto che ci si affronta, i principi sono gli stessi. Abbiamo guardato le partite di campionato, che hanno dato indicazioni per quanto riguarda il Milan".

Quanto è importante arrivare a questa partita consapevoli della propria forza? Leao?
"Sarà un osservato speciale, un grandissimo calciatore che in questi anni ha fatto benissimo.cercheremo di prendere delle contromisure, a volte bene, a volte male. Ha qualità come ce l'ha l'Inter. Sono orgoglioso di aver vinto gli ultimi derby, di aver regalato queste vittorie ai nostri tifosi. abbiamo giocato una finale di Champions e vinto una coppa, ma in campo non vanno i precedenti".

C'è un po' di timore legato alla cabala dopo tante vittorie nel derby?
"Timore assolutamente no, abbiamo tanto rispetto per il Milan. Siamo consapevoli di non aver potuto lavorare entrambe nelle ultime due settimane, bisognerà essere concentrati e far recuperare i calciatori. Dobbiamo lavorare cercando di portare i calciatori tranquilli domani alle 18".

Frattesi può giocare con Barella?
"Sì, ma hanno già giocato a partita in corso. Sono giocatori simili, ma che possono giocare insieme tranquillamente: sono simili, ma possono farlo e l'hanno dimostrato. Vedremo, come ho detto prima l'unico mio pensiero è scegliere per il bene dell'Inter: poi chiunque giochi lo vedremo di volta in volta".

Cosa può significare vincere il derby quest'anno?
"Sarebbe un bel messaggio, poi le griglie e i pronostici a me non piacciono. Fino a tre partite fa si diceva che l'Inter era peggiorata perché aveva perso dei titolari, adesso sembra che debba vincere l'Europeo anche se lo giocherà l'Italia e non l'Inter. Vogliamo continuare a lavorare sapendo che avremo avversarie forti come domani".

Il derby, poi quattro turni "facili" sulla carta. Quanto è importante fare bene subito?
"Il campionato italiano rappresenta delle insidie ogni domenica, adesso si ricomincerà a giocare. Il desiderio e l'auspicio è avere tutti disponibili, giocando così tanto avrò bisogno di tutti".

Cosa ne pensa di questi recuperi extra-time?
"Ne abbiamo parlato anche nell'ultima riunione con gli arbitri, Rocchi ci ha assicurato che sarà tutto più veloce. Vedere 8-9-10 minuti è tanto, ma è così in tutte le parti del mondo".

Lo scorso anno avete perso quattro volte prima della Champions, quest'anno siete più pronti?
"Guardando il lavoro fin qui direi di sì, a me basterebbe avere tutta la rosa a disposizione. Con tutte queste partite non è semplicissimo, oggi penso di avere la rosa intera a disposizione, poi domani dovrò fare delle scelte per la partita di domani, a quello che verrà dopo penseremo dopo il derby".

Il Milan ha cambiato modo di giocare, quanto cambia per voi?
"Hanno cambiato, prima giocavano con due mediani e ora Krunic rimane più in protezione. Però i principi mi sembrano gli stessi: è una squadra aggressiva, organizzata, ben allenata, hanno messo più fisicità e senz'altro farà bene".

Il Milan fa un calcio più offensivo e propositivo. Questo vi può dare qualche problema in più o qualche vantaggio in più?
Adesso non ti so rispondere. Si affrontano due squadre che stanno bene, che stanno giocando un ottimo calcio e che hanno vinto meritatamente le prime tre partite. Arriveranno sapendo di aver fatto un avvio di campionato fuori ma avendo avuto anche tanti giocatori fuori questa settimana".

Questa Inter è più forte rispetto all'anno scorso?
"È una domanda che mi hanno già fatto, lo dirà il tempo. Sappiamo che abbiamo cambiato tanto e che abbiamo perso giocatori importantissimi. Ne aveva bisogno la nostra società che però è stata bravissima a lavorare, mettendoci a disposizione giocatori giovani e importanti. Se l'Inter è meglio dell'anno scorso lo dirà il tempo, stiamo lavorando molto bene ma serve tempo".

Le dà fastidio sentire che l'Inter è obbligata a vincere?
"A me non dà fastidio, prima ho fatto prima una battuta perché quello che leggevo tre settimane fa o che mi riferiscono e quello che mi riferiscono ora non è un problema. È giusto giocare le partite al livello massimo, sappiamo di esserci arrivati e questo mi rende difficile rispondere anche a qualche domanda di prima, se l'Inter è più forte o meno. Abbiamo raggiunto il livello massimo giocando una finale di Champions, per questo mi viene difficile dire se l'Inter è migliore o peggiore dello scorso anno. Sicuramente speriamo di giocare di nuovo 57 partite, ma il resto lo dirà il tempo".

Dubbi di formazione?
"Sì, perché ce ne sono sempre. Quest'oggi ancora di più, ho visto Lautaro solo ieri per mezz'ora, Sanchez e Cuadrado li vedrò oggi, quindi dovrò cercare di valutare, di capire che abbiamo giocatori che hanno giocato 180 minuti, altri 45. Ho dubbi e oggi faremo la rifinitura, poi domani sceglierò per il bene dell'Inter".

Torniamo a Frattesi-Barella: chi si dovrà sacrificare di più in fase difensiva quando li vedremo insieme?
"Ne ho parlato prima e lo ripeto. Non è un problema, anzi ad avercene... Con l'Al Nassr hanno giocato insieme e l'hanno dimostrato due giorni fa: Frattesi è rimasto a destra e Barella si è spostato a sinistra, ma entrambi hanno compiti da mezzala e sanno di dover sia difendere che offendere. Il calcio ha fasi da giocare di squadra".

Sarà una sfida anche con Pioli. Lui è elogiato perché sa cambiare, lei è elogiato/criticato perché cambia poco. Chi ha ragione?
"Fa parte del nostro lavoro, con Pioli c'è grande stima reciproca. Ognuno sta facendo la propria strada, poi qual è la strada migliore lo dirà il tempo. Sono orgoglioso di quello che ho fatto in questi due anni fatti benissimo con i ragazzi: adesso affrontiamo una stagione che sarà piena di insidie".

15.23 - Si chiude qui la conferenza stampa di Inzaghi.