Inzaghi: "Ieri c'era un po' di stanchezza. Che cavallo è l'Inter? Non m'intendo di ippica"

Inzaghi: "Ieri c'era un po' di stanchezza. Che cavallo è l'Inter? Non m'intendo di ippica"TUTTOmercatoWEB.com
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domenica 21 gennaio 2024, 21:08Live
di Redazione L'Interista

L'Inter giocherà la finale di Supercoppa Italiana contro il Napoli: il fischio d'inizio sarà lunedì 22 gennaio alle ore 20 italiane, ma Simone Inzaghi vivrà la sua vigilia nella giornata di oggi. Alle ore 8.30 infatti ecco la conferenza stampa con cui il tecnico nerazzurro introdurrà il match. Seguila col LIVE dell'Interista, premendo F5 per aggiornare la diretta!

8.45 - Inizia la conferenza stampa.

Quali sono le insidie della gara di domani?

"È una finale: tante volte sono gli episodi a determinare. E perdipiù dovremo organizzarla in meno di 72 ore: le insidie ci sono, ma la squadra deve continuare a lavorare così. Veniamo da un'ottima semifinale, manca però un ultimo passo che dev'essere fatto contro i campioni d'Italia, che hanno vinto a loro volta la semifinale 3-0. In campionato hanno avuto qualche problema, ma hanno tanta qualità".

Cos'avrebbe di diverso questa Supercoppa?

"Sarebbe importante per l'Inter: sarebbe la terza consecutiva, è riuscito solo al Milan nella storia del calcio italiano. Ma al contempo sappiamo che non sarà semplice: dopo aver battuto Milan e Juve, vorremmo ripeterci domani. Ma servirà fare una grande gara".

Sta pensando a qualche cambio di formazione?

"Ieri chi ha giocato ha fatto defaticante, le mie attenzioni sono andate a chi ha giocato meno con la Lazio. Un po' di stanchezza c'era, qualcuno era affaticato, l'allenamento di oggi sarà più indicativo. Al momento non ho ancora le idee chiare sulla formazione".

Come si apre una squadra che si chiude molto come il Napoli? Ci tiene a superare il record di Supercoppe di Lippi e Capello?

"Ci tengo, ma più per l'Inter che per me. I miei ragazzi antepongono l'interesse di squadra alle gioie personali, quello dev'essere il segreto di una squadra. Il Napoli ha cambiato sistema: era una squadra di grande possesso, con la Fiorentina ne ha avuto meno, ma i viola hanno nel loro DNA il possesso. Si pensa che Mazzarri possa confermare l'assetto della semifinale e stiamo lavorando su questo, l'ultima volta che li abbiamo affrontati giocavano con un altro modulo. Ma più del modulo, domani, conteranno le motivazioni".

Cosa cambierà rispetto a quella gara?

"Il contesto, la preparazione... La gara del Maradona l'avevamo preparata in più giorni, ma vale anche per loro. Quello che non deve cambiare è l'intensità che metteremo in campo".

Quanto è importante per lei avere un capitano come Lautaro?

"Importantissimo: Lautaro fa un grande lavoro in campo e fuori. Si assume le proprie responsabilità, sono molto contento di lui e dei suoi compagni. Hanno fatto sei mesi di alto livello, ma sappiamo che non basta: dovremo continuare così fino alla fine".

È più importante il suo lavoro psicologico o tattico?

"Le distanze sono importantissime, soprattutto nel calcio moderno: se le rispetti hai più facilità a coprire bene il campo. Per arrivare nel migliore dei modi alla gara di domani dovremo recuperare bene energie fisiche e mentali, e servirà ovviamente anche del lavoro tattico: io e il mio staff cerchiamo di dare a tutti gli strumenti per giocare al meglio la partita".

Questa partita può essere un messaggio anche per il campionato?

"Vincere la Supercoppa sarebbe un bel segnale, ma dobbiamo focalizzarci solo su questa competizione: lo stadio sarà esaurito, sarà una bella finale. Il campionato sarà avvincente, con diverse squadre che proveranno a vincerlo".

Che cavallo è l'Inter?

"Non m'intendo di ippica, ma di calcio (ride, ndr). Quello che mi piaceva fare da piccolo era giocare a calcio...".

Quanto è cresciuta la fama dell'Inter in questa parte del mondo?

"Tanto, ho visto molti tifosi sia l'anno scorso che quest'anno. Siamo felici di avere tanti tifosi anche qui in Arabia e speriamo di averne sempre di più".

8.54 - Finisce la conferenza stampa.