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Inzaghi: "Con l'Atletico ci giocheremo le nostre carte, ma servirà un'ottima Inter"

Inzaghi: "Con l'Atletico ci giocheremo le nostre carte, ma servirà un'ottima Inter"TUTTOmercatoWEB.com
lunedì 19 febbraio 2024, 22:25Live
di Yvonne Alessandro
fonte dall'inviata ad Appiano Gentile

13:13 -  Giornata di vigilia degli ottavi di andata di Champions League in casa Inter. Domani San Siro si illuminerà per la gara d'andata contro l'Atlético Madrid di Diego Simeone, gara impegnativa contro avversari molto simili per gioco espresso. A rispondere alle domande dei media Simone Inzaghi, tecnico dei nerazzurri, che come di consueto si presenterà in conferenza stampa. Appuntamento alle ore 15 direttamente da Appiano Gentile.

15:11 - Inizia la conferenza stampa.

Cosa si aspetta dalla gara di domani?

"Chiaramente domani sarà un piacere sfidare Diego da avversario. Da compagno di squadra abbiamo vinto con la Lazio, poi ha finito la carriera in Spagna ma negli anni siamo rimasti in contatto, non ci siamo mai persi di vista. Si capiva che sarebbe diventato un grandissimo allenatore, da quando allena dal 2011. Ha vinto 11-12 trofei da allenatore, al di là dell'impronta che dà alle squadre, l'Atlético gioca un ottimo calcio".

Proverete a replicare il cammino fino alla finale di Champions?

"Sai, sappiamo cosa abbiamo vissuto l'anno scorso, notti magiche. Vorremo rifarlo, ma sappiamo che ci sono grandissime squadre, domani affrontiamo un avversario di assoluto valore, per quantità e qualità di giocatori, ne ha cambiati 22-23 e la squadra non è cambiata. E' allenata benissimo da Diego, sarà un turno complicato, ma ce la giocheremo alla grande. Domani ci sarà una bellissima atmosfera, servirà un'ottima Inter contro questo Atletico".

Prevedi una vittoria per domani?

"Sai, prevedere cosa succederà domani sera non è semplice. Nelle ultime gare hanno cambiato, con Las Palmas sono stati molto aggressivi, anche nella finale col Real Madrid. È una squadra che palleggia molto di più, hanno tantissima tecnica e giocatori di ottima qualità. Ma non ho nessuna certezza o previsione, ha dato una grandissima mentalità e gioca un grande calcio".

Si è "europeizzato" in termini di turnover?

"Io parto da quello che ho fatto io all'Inter. Gli ultimi tre mesi molto bene cambiando 8-9 giocatori ogni tre giocatori, in quel momento era la soluzione migliore. Da qui alla fine non ho certezza, con la Salernitana a qui quattro giorni. A Riyadh abbiamo preparato bene e recuperato altrettanto, non abbiamo avuto problemi. L'augurio è quello, anche perché giocheremo ogni 72 ore. Poi per il campionato 20 giorni fa eravamo a -1, adesso a +9 sulla seconda. Sappiamo che è facilissimo che cambi tutto, dobbiamo rimanere concentratissimi non guardando a date lontane, ma alla partita che viene. Adesso la squadra è mentalizzata sull'Atletico, poi penseremo al Lecce, sperando in meno infortuni possibili. I ragazzi lavorano bene, sono sempre monitorati ma ogni volta devo fare delle scelte non semplici. Però mi hanno sempre dato possibilità".

La sfida dell'Atletico si può paragonare a qualche altro avversario?

"Potrei pensare agli ottavi col Porto, è una squadra molto determinata. Gli allenatori sono stati tutti e due ex compagni di squadra, però è la prima gara in casa. Sarà un ottavo di grandissima difficoltà, l'abbiamo preparata nel migliore dei modi. Dovremo essere bravi a leggere il momento della gara, ma i ragazzi sono cresciuti in questo".

Cosa le piace di più del Cholo e dell'Atletico?

"Simeone è un ottimo allenatore, so quanto è difficile stare così tanto in un club. Io spero di continuare qua, ma noi siamo sempre giudicati in base ai risultati. Lui ha avuto grandi risultati, grande mentalità di squadra, ma non mi fermerei lì. Hanno aumentato tantissimo il palleggio, vuole il dominio del gioco".

Pensa di poter fare tredici anni all'Inter come Simeone all'Atletico?

"È difficile, l'ho capito negli anni alla Lazio e qui all'Inter. In 20 giorni cambiano velocemente i giudizi, è inutile pensare troppo. Bisogna avere la fortuna di avere questo gruppo con il sorriso sempre addosso, abbiamo fatto sei mesi nel migliore dei modi ma mancano i tre mesi decisivi per le nostre sorti, l'ho detto ai ragazzi. In campionato e in Europa".

Giusto dire che l'Atletico non è favorito?

"Al di là di Simeone hanno giocato tantissime partite, finali Champions... sarà una bellissima gara tra due squadre che vogliono dominare la gara, con principi solidi in mente. Poi in queste partite, come l'anno scorso, l'episodio la può cambiare. Come nel ritorno col Liverpool fai gol e poi Sanchez viene espulso, o la finale col City che avrebbe potuto avere un altro epilogo. Sarà un'andata-ritorno prima a San Siro e poi a Madrid".

Quanto ha influito Eriksson nel fare questo mestiere?

"Tantissimo. Sven ha influito per la gestione, per come si relazionava con noi giocatori. Era un ottimo allenatore, ottima persona con idee innovative non solo per la Lazio ma anche all'estero. Sicuramente ha influito molto".

Questo vantaggio in campionato aiuta in Champions?

"No, aiuta il percorso e aiuta noi stessi perché mancano 14 partite, un'enormità. Abbiamo visto cos'è successo dal 20 di gennaio ad adesso, in venti giorni abbiamo preso un discreto vantaggio ma va tutto molto veloce. L'ho detto ai ragazzi, dovremo essere concentrati anche quando dormiamo. Le insidie sono sempre dietro l'angolo e pure l'Atletico, sappiamo che tipo di squadra è e sarà un bell'avversario che cercheremo di affrontare da vera Inter".

All'Inter gli allenatori sembrano invecchiare. Qual è il suo segreto?

"A me fa piacere, sentire questo supporto dai giocatori e dalla dirigenza. Respirare questa atmosfera a San Siro è quello che mi gratifica di più, siamo giudicati giornalmente, ma bisogna cercare di trasmettere il calcio che si ha in testa".

L'unico dubbio è Dumfries-Darmian...

"No perché non si ragiona su due partite, ma sull'Atletico. Oggi i ragazzi scesi in campo nella rifinitura stanno bene, tutti e 20 vogliono giocare, anche Stankovic. Dovrò fare delle scelte, tutti stanno bene e domattina faremo l'allenamento e deciderò".

Come si può migliorare questa Inter?

"C'è sempre margine, ogni partita la analizziamo. Insieme prendiamo spunto, quando vinci la analizzi con piacere. Però bisogna analizzare attentamente tutto, sia con la Salernitana che con la Roma".

Cosa dovrebbe fare Sanchez di più per competere maggiormente?

"L'ho detto venerdì alla fine della gara con la Salernitana. Thuram e Lautaro stanno giocando di più, ma sono contento tanto anche per Arnautovic e Sanchez. Si allenano nel migliore dei modi, sempre propositivi nel gruppo. Come Sanchez quando è entrato a Salisburgo e a San Siro ha segnato, domenica a Roma ha avviato l'azione per Arnautovic e il gol di Bastoni. Ogni tre giorni avranno più spazio, ma per me sono preziosissimi. Non agli della gente, ma per me Arna e Sanchez hanno fatto sei mesi ottimi".

È un Atletico diverso. Bisogna più "europizzarsi"?

"Ogni allenatore fa il calcio a modo suo. Io per quello che ho visto dell'Atletico...il Cholo è un ottimo allenatore, una persona che stimo molto. Col Las Palmas ha fatto pressing ultra offensivo, usa molto bene i braccetti e gioca molto bene a calcio. Poi dirti che partita verrà fuori domani non lo so, un ottavo però è molto sentito per entrambi. Loro sono stati sfortunati in Supercoppa a Riyadh, ma stanno ottenendo risultati, anche con Real Madrid e Barcellona che sono difficili da affrontare".

L'anno scorso sembravate outsider, quest'anno qualcuno vi dà per favoriti...

"Probabilmente può essere la logica conseguenza di quello che sta esprimendo la squadra, però l'ho detto prima. Dobbiamo rimanere concentrati come abbiamo fatto in questi primi sei mesi. Squadra ha ottime certezze, tutti lavorano bene, ma da qui ai prossimi tre mesi ci saranno tante gare. Domani sera sarà molto difficile ma ci giocheremo le nostre carte".

Come vi siete preparati sapendo che avreste affrontato l'Atletico?

"È più di due mesi che giocavamo con l'Atletico, abbiamo avuto tempo di capire che tipo di squadra sia. Rispetto alle partite del girone questa volta abbiamo avuto due mesi e mezzo, sappiamo che è una squadra intensa e fisica, ha grandissima qualità e giocatori ottimi in tutti i reparti con una rosa molto lunga. Diego può scegliere liberamente tutti i giocatori".

15:36 - Finisce qui la conferenza stampa.