Fiorentina, Italiano in conferenza: "Affrontiamo la finalista di Champions: c'è una montagna da scalare"

Fiorentina, Italiano in conferenza: "Affrontiamo la finalista di Champions: c'è una montagna da scalare"TUTTOmercatoWEB.com
martedì 23 maggio 2023, 19:18Live
di Luca Chiarini
fonte dall'inviato all'Olimpico di Roma
Diretta scritta su L'Interista. Premi F5 per aggiornare la pagina!

Vincenzo Italiano insegue il primo trofeo da allenatore della Fiorentina: alla vigilia della finale di Coppa Italia contro l'Inter, in programma domani sera alle 21, il tecnico viola interverrà in conferenza stampa nella 'pancia' dello stadio Olimpico. L'appuntamento è per le 18.45: vi proponiamo di seguito, con una diretta scritta, tutte le sue dichiarazioni.

18.45 - Inizia la conferenza stampa.

Che effetto fa vedere la Coppa da vicino? Che Inter si aspetta domani?
"La sensazione è quella di grande orgoglio, di essere qui, di essere appena stati dal Presidente della Repubblica. Non dimentichiamoci che ne abbiamo un'altra di finale: percorso fantastico, affronteremo la finalista di Champions e abbiamo un ostacolo importante, ma cercheremo di metterli in difficoltà".

Sta succedendo tutto troppo velocemente a suo avviso?
"Mi voglio concentrare sugli ultimi due anni: è nato tutto l'anno scorso a Moena, e da lì è partito un processo di crescita incredibile, grazie alla disponibilità dei ragazzi, che sono stati concentrati e disponibili ad ascoltare le mie idee sin dal primo giorno. Io arrivavo da una salvezza alla penultima giornata, i ragazzi anche, dovevamo reagire a questo. Abbiamo ottenuto la qualificazione all'Europa, e avevamo raggiunto una semifinale di Coppa Italia. Gli obiettivi quest'anno erano migliorare il cammino in Coppa Italia, e ci siamo riusciti, e volevamo fortemente arrivare fino in fondo in Conference: anche questo ci è riuscito. Ora non dobbiamo accontentarci: saranno due finali da giocare, nelle quali vogliamo mettere in difficoltà i nostri avversari, sebbene siano fortissimi. Ci arriviamo con grande fiducia: possiamo giocarci questo trofeo, dovremo dare il massimo".

Che gara si aspetta domani? La sua squadra non dovrà snaturarsi nella sua idea di gioco, è d'accordo?
"La partita te la immagini, ma poi scendi in campo e c'è l'imponderabile. Affrontiamo una squadra che può inventarsi qualsiasi giocata, per questo voglio concentrarmi sui miei ragazzi. Dobbiamo riproporre quello che ci ha fatto arrivare fino a qua, focalizzandoci solo su noi stessi. Serviranno grandi prestazioni a livello individuale, esattamente come a Basilea: soltanto così possiamo metterli in difficoltà. La montagna da scalare, per noi, è molto alta. Voglio rivedere gli occhi che i miei ragazzi hanno mostrato a Basilea, poi a fine partita vedremo cosa accadrà".

Si dice che Inzaghi sia il mago delle finali, ma anche lei è uno specialista. Quale elemento delle finali che ha vinto vuole rivedere in campo?
"Oltre alla grande qualità dei calciatori dell'Inter c'è un allenatore che sa arrivare in finale e sa vincere i trofei. Possiamo definirlo uno specialista, è vero. È una difficoltà che si aggiunge alle altre. Nelle finali che ho giocato ho sempre visto i ragazzi proporre quello che aveva consentito loro di arrivare fino all'ultimo metro. Dopo questa partita avremo altri due turni di campionato e un'altra finale: qualunque cosa accadrà, dovremo rimboccarci le maniche e tornare a lavorare sul campo. Domani sarà un altro test, nel quale dovremo dimostrare di aver meritato questa finale".

L'affetto della città è indice di ulteriore consapevolezza o motivo di ulteriore orgoglio?
"L'abbraccio di ieri somiglia a quello di Basilea: i seimila di ieri ci hanno dato ottimismo, vicinanza, passione, voglia... Ci chiedono di dare l'anima, di sudare la maglia e onorare la storia della Fiorentina, possibilmente di ottenere il massimo domani. Vorrei scendere in campo anch'io: la squadra ha percepito il loro amore, e scenderemo sicuramente in campo per onorare quanto fatto tutto l'anno".

Ha qualche dubbio di formazione?
"I dubbi li ho sempre: non di formazione, ma di riuscire a mettere in difficoltà l'avversario. I ragazzi stanno bene, l'hanno dimostrato a Basilea e Torino: ho dei dubbi su alcune pedine, spero di fare la scelta giusta. E chi subentrerà dovrà dare tutto. Mi tengo ancora qualche dubbio, domani decideremo".

Le due gare di campionato rappresentano uno spunto per domani?
"L'unico spunto che prendo dalle due partite, tralasciando i risultati, è che abbiamo dato filo da torcere all'Inter. Non abbiamo solo subito la loro forza, ma abbiamo mostrato di avere armi da impiegare. Domani sarà una gara secca, che potrebbe anche andare oltre il novantesimo: sarà un'altra storia, anche se conosciamo le loro caratteristiche e noi le nostre. Strategicamente somiglierà alle gare di campionato, ma nella gestione qualcosina cambierà".

Come stanno Amrabat e Nico Gonzalez?
"Stanno bene: Amrabat l'abbiamo gestito, Nico l'abbiamo voluto tenere a riposo dopo che aveva speso molto a Basilea".

Uno dei dubbi che ha è legato al ballottaggio tra Jovic e Cabral?
"Mi preme sottolineare come nell'ultimo periodo entrambi siano diventati importanti per questa squadra: da quando hanno iniziato a segnare abbiamo avuto continuità e risultati. Entrambi stanno bene: sanno quanto è importante questa gara, mi aspetto sacrificio e freddezza, sia che partano dall'inizio o che subentrino. Sono convinto che siamo in buone mani".

Che effetto vi hanno fatto le parole di Mattarella? Saponara sarà della partita?
"È stato un incontro emozionante: per me era la prima volta al Quirinale, davanti al Capo dello Stato. Saponara si è fatto i capelli e la barba, è a disposizione e speriamo che dia il massimo (ride, ndr)".

19.18 - Finisce la conferenza stampa.