Marotta duro su Lukaku e Samardzic, poi le rivelazioni su Correa e Sanchez
Nella giornata di oggi è tornato a parlare l'ad dell'Inter Giuseppe Marotta. Il dirigente nerazzurro ai microfoni di Radio Serie A ha analizzato a tutto tondo il mercato condotto fin qui dal club: "Non credo che arriverà oggi l'annuncio per Pavard, non potrò darvelo in diretta (ride, ndr) - ha esordito -. Come siamo messi? Siamo messi bene, per l'ultimo tassello abbiamo sparato molto in alto e c'è ottimismo. L'Inter deve tenere gli obiettivi alti, quando sfumano non va frainteso il nostro impegno. Il tassello che ci manca dev'essere forte, autorevole e di grande esperienza internazionale. Pavard soddisfa ogni requisito".
L'Inter è più o meno forte? "Si tratta di un'Inter competitiva, la mia valutazione soggettiva è buona. Poi bisogna parametrarsi sugli avversari che abbiamo visto tra sabato e ieri, siamo competitivi e si parte alla pari per lo scudetto. Lukaku e Samardzic? Alla mia età non soffro più per il mercato, forse solo per il caldo (ride). Credo che in quest'era siano venute meno la professionalità, il rispetto dei ruoli e i giocatori siano spesso malconsigliati. Quello che possiamo fare come dirigenti è adattarci a un sistema che è cambiato nei valori e nelle condizioni economico-finanziarie dei club. I trasferimenti sono frequentissimi, perchè ogni movimento genera denaro per giocatori e procuratori, che guidano spesso le azioni dei loro assistiti. Nel bene o nel male".
Due battute ancora su Lukaku: "Viviamo in un mondo dove quello che oggi è sì diventa no, e viceversa. Bisogna abituarsi a queste situazioni che ti vedono allontanato da un giocatore che avevi in pugno. Lukaku ci ha lasciato tanta delusione, ha fatto la sua scelta e noi le nostre. Sicuramente, nel mentre abbiamo perso dei giocatori... Dove andrà? Si stanno chiudendo tante porte, non credo tornerà in Italia":
C'è spazio anche per il possibile ribaltone in attacco, con Correa al Torino e Sanchez di nuovo a Milano: "Quando convivi con un calciomercato che continua a esserci mentre giochi, chi non gioca chiede di essere trasferito. Correa invoca spazio e non siamo indifferenti a questo, ma soprattutto non tratteniamo i giocatori per forza. Se vorrà andare via, verrà accontentato. Sanchez? Mi fa piacere che si sia rilanciato nel Marsiglia, è un campione e ha dato segnali positivi dal momento del suo addio all'Inter".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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