Inzaghi e Dimarco: "Non speculiamo sull'andata. I più forti? Dimostriamolo in campo"

Giornata di interviste in casa Inter in vista della sfida contro l'Atletico Madrid. Il tecnico nerazzurro Simone Inzaghi ha presentato così la sfida: "Io di questo che la squadra è nata dopo tutto questo non sono d'accordo: io guardo il percorso di questi tre anni e guardo la squadra già dal primo anno cosa è riuscita a fare nelle coppe, dove abbiamo superato un ottimo girone dopo tanti anni, giocando contro Real Madrid e Liverpool due grandi gare. È un percorso di tre anni, nel quale la squadra è sempre riuscita a passare il turno, cosa non scontata negli ultimi dieci anni qui all'Inter. Il percorso è molto più lungo, per quanto riguarda domani sappiamo che sarà complicata, contro un avversario di assoluto valore che in casa propria si trasforma. Sappiamo di avere un minimo vantaggio che ci portiamo da Milano, ma cercheremo di fare la nostra gara", le parole in conferenza stampa.

Sulla formazione: "Ho diversi ballottaggi di formazione, perché Acerbi è rientrato sabato a Bologna, De Vrij ha fatto tantissime partite una meglio dell'altra. Ho Frattesi che è tornato nel migliore dei modi, posso decidere di far riposare inizialmente una mezzala. In questo momento anche a destra ho Dumfries e Darmian che stanno bene, l'unica mia preoccupazione è non avere qualche indisponibile che, guardando alla partita d'andata, penso a Carlos e Arnautovic, sono stati fondamentali quando sono entrati. Purtroppo hanno avuto qualche problema a Bologna e non ci saranno domani. Ci avrebbero dato soluzioni in più".

Presente in conferenza anche Federico Dimarco: "Domani sera di insidie ce ne saranno tante, l'unico errore che non dobbiamo fare è entrare in campo con una mentalità diversa dalla nostra, dobbiamo fare tutto quello che abbiamo fatto nelle partite giocate fino a questo momento.

Conosciamo il valore dell'Atletico Madrid, hanno un punto che li spinge. Conosciamo la loro forza e la storia europea. Noi tra le più forti d'Europa? Diciamo sempre che è il campo a parlare, vedremo di far parlare lui perché le chiacchiere le porta via il vento".