Inter, così non va. Sensazione di solidità mai pervenuta

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Oggi alle 00:45I fatti del giorno
di Michele Maresca

L'Inter esce sconfitta dalla trasferta di Torino contro la Juventus con un beffardo 3-4 arrivato, nel finale, dopo che i nerazzurri si erano trovati in vantaggio a meno di 10 minuti dal termine. 

La gara ha visto l'Inter tenere il pallino del gioco per quasi tutti i 100 minuti (comprensivi del recupero), trovando anche delle intuizioni in fase avanzata grazie ad alcuni interpreti - su tutti Hakan Calhanoglu e Marcus Thuram. Ciò non è però bastato, data l'enorme difficoltà difensiva mostrata dal Club nerazzurro in ogni circostanza nella quale fosse chiamata a fronteggiare i calciatori offensivi della Juventus.

Ciò si è manifestato sia nella prima frazione sia nella seconda, con i bianconeri che sono riusciti a concretizzare le poche occasioni da rete avute nel corso della sfida. Nel primo tempo, grazie a una disattenzione difensiva di Manuel Akanji sul gol di Lloyd Kelly e di Yann Sommer sul tiro dalla distanza di Kenan Yildiz. Nella seconda frazione, con l'incornata di Khéphren Thuram - perso da Piotr Zielinski in area di rigore - e il tiro da fuori di Vasilije Adzic solo sfiorato da Sommer.

Il risultato è un 3-4 che suona decisamente amaro per i nerazzurri, i quali avrebbero meritato un punteggio diverso per la voglia, l'intensità, la caparbietà mostrata nell'arco della sfida. Ma la scarsa attenzione in fase difensiva, che coinvolge non solo i difensori ma tutti gli interpreti chiamati a evitare i colpi vincenti degli avversari, è stata determinante per la sconfitta finale. Con un ulteriore carico di pressioni, negatività e preoccupazioni che animerà l'approccio dell'Inter al prossimo incontro di Champions League contro l'Ajax.