Il mondo del calcio piange Gianluca Vialli. Si è spento a 58 anni
La notizia che nessuno sperava di ricevere, è arrivata nella mattinata, intorno alle 11: si è spento a 58 anni Gianluca Vialli, ex attaccante di Juventus e Sampdoria tra le altre, un'autentica leggenda del calcio italiano e della Nazionale. Vialli era malato da tempo, da quando cinque anni fa si era visto diagnosticare un tumore al pancreas, da lui affrontato con grande dignità sino agli ultimi giorni, vissuti nell'assoluto riserbo e col calore della famiglia nella sua Londra. Una sfida, quella contro "l'ospite indesiderato", che Vialli aveva raccontato negli anni col sorriso di chi sa di poter diventare un esempio per tante persone nelle stesse condizioni, e di dover vivere ogni singolo momento. Vialli aveva parzialmente sconfitto una prima volta il male, che in seguito si è ripresentato e non l'ha mai abbandonato veramente, fino al nuovo ricovero avvenuto negli ultimi giorni di dicembre. L'ex azzurro ha vissuto le ultime fasi della malattia al Royal Marsden Hospital, con le sue condizioni che si sono aggravate nei giorni scorsi, fino alla triste notizia.
Da giocatore, il 58enne Vialli aveva mosso i primi passi nelle fila della Cremonese, prima di trasferirsi alla Sampdoria e diventare una leggenda dei blucerchiati: qui nacque lo storico tandem con Roberto Mancini, prodromo di un'amicizia che è durata fino ai giorni nostri e ha visto i due abbracciarsi in lacrime dopo la vittoria di Euro2020. Con quella Samp vinse lo scudetto del 1990-91, prima di trasferirsi alla Juventus e cambiare radicalmente il suo stile di gioco: da attaccante mobile ad autentico centravanti, vincitore con la fascia da capitano dell'ultima Champions League bianconera nel 1995-96 al fianco del giovane Del Piero.
E poi, la carriera da allenatore: prima da player manager del Chelsea, con cui vinse la Coppa delle Coppe, poi col Watford. Fino a reinventarsi, prima da opinionista per Sky Sport e poi da team manager nella Nazionale di Mancini, vincendo l'Europeo da autentico leader e collante dello spogliatoio. Un vice senza contratto, l'hanno definito così alcuni giocatori. Un ruolo, quello nell'Italia, che Vialli ha abbandonato a metà dicembre per concentrarsi sulla nuova fase delle cure. Fino al triste epilogo odierno, con quel decesso che ha scosso il mondo del calcio. Moltissimi i messaggi di cordoglio, da quello dell'Inter a quelli di Javier Zanetti e Nicolò Barella. La Serie A renderà omaggio a Vialli con un minuto di silenzio.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
Direttore Responsabile: Lapo De Carlo
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione n. 18246
© 2024 linterista.it - Tutti i diritti riservati