Assist Dimarco e Pio gol, le uniche luci azzurre. Barella generoso, male Frattesi e Bastoni. Italia-Norvegia vista dal blocco Inter
Crollo totale della Nazionale di Gennaro Gattuso, che dopo un buon primo tempo subisce il rientro della Norvegia che torna ad un Mondiale dopo 27 anni dall'ultima volta. Con pieno merito, come dimostrano le otto vittorie su otto ed il miglior attacco di tutte le qualificazioni, capace di punire tra Oslo e Milano la difesa azzurra per ben 7 volte in 180 minuti. Una partita caratterizzata senza dubbio dalla presenza del famoso "blocco Inter": cinque undicesimi dell'Italia schierata da Gattuso vestono infatti la maglia nerazzurra.
L'uomo più atteso era ovviamente Pio Esposito, anche dopo le dichiarazioni del collega Haaland alla vigilia. Certo, la sfida nella sfida la vince il solito Erling, che ha comunque dovuto attendere solo 10 minuti per conoscere il giovane classe 2005. Tanto è bastato al più piccolo dei fratelli Esposito per realizzare il suo primo gol in carriera a San Siro. Un gol da manuale del centravanti, con controllo spalle alla porta, e conclusione vincente. Una rete che fa di lui il quarto più giovane di sempre ad arrivare a quota 3 gol in azzurro. Pio ha poi l'occasione per la doppietta, con la sua specialità, il colpo di testa, che questa volta non lo premia. L'assist del momentaneo 1-0 è di Federico Dimarco, una scena non certo nuova a chi frequenta abitualmente San Siro, seppur per spettacolarità non sia abbia ricordato il suo marchio di fabbrica, fatto di corsa sulla fascia e di pennellata al centro dell'area. Il difensore norvegese Nyerson ci mette del suo, Dimarco scambia con Retegui e poi tocca per Esposito, bravo a risolvere la situazione. Per il resto, molto altro oltre all'assist, compreso un bel tiro al volo, probabilmente l'unico squillo azzurro nella ripresa.
Solita prestazione generosa di Nicolò Barella, che questa sera non ruba l'occhio, ma si conferma una certezza in termini di corsa ed impegno, al netto di un secondo tempo in ombra, in linea con quello dei compagni di squadra. E' un po' quanto accaduto ad Alessandro Bastoni, preciso ed efficace nel primo tempo, in evidente difficoltà nel secondo, in cui è colpevole del disimpegno sbagliato che provoca la doppietta di Haaland e la rete dell'1-3 che di fatto chiude definitivamente i conti. Molto poco da segnalare invece nella partita di Davide Frattesi. Poco coinvolto nel vivo del gioco azzurro e prevedibile nei movimenti senza palla. Una prestazione che fotografa un inizio di stagione fortemente negativo, fatto di tante panchine e di pochi spezzoni mai particolarmente indimenticabili.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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