Acerbi assolto dall'accusa di razzismo, nessuna squalifica. Il Napoli si infuria e difende Juan Jesus

Acerbi assolto dall'accusa di razzismo, nessuna squalifica. Il Napoli si infuria e difende Juan JesusTUTTOmercatoWEB.com
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mercoledì 27 marzo 2024, 00:45I fatti del giorno
di Bruno Cadelli

Francesco Acerbi è stato assolto per mancanza di prove. E' questo il verdetto del giudice sportivo Gerardo Mastrandrea sul caso razzismo con protagonisti il difensore nerazzurro e Juan Jesus in Inter-Napoli del 17 marzo. La decisione è arrivata dopo lo studio della relazione ricevuta dalla Procura FIGC in seguito alla richiesta del supplemento d'indagine dello stesso Mastrandrea al procuratore federale Chinè. Il rischio di stangata per violazione dell'articolo 28 del codice di giustizia sportiva cui si parlava nei giorni scorsi è stato scongiurato e il giocatore non sconterà nessuna giornata di squalifica.

"Rilevato che nella fattispecie la sequenza degli avvenimenti e il contesto dei comportamenti è teoricamente compatibile anche con una diversa ricostruzione dei fatti, essendo raggiunta sicuramente la prova dell’offesa ma rimanendo il contenuto gravemente discriminatorio confinato alle parole del soggetto offeso, senza alcun ulteriore supporto probatorio e indiziario esterno, diretto e indiretto, anche di tipo testimoniale; Ritenuto pertanto che non si raggiunge nella fattispecie il livello minimo di ragionevole certezza circa il contenuto sicuramente discriminatorio dell’offesa recata P.Q.M. di non applicare le sanzioni previste dall’art.28 CGS nei confronti del calciatore Francesco Acerbi". Questo il verdetto del giudice sportivo Gerardo Mastrandrea sul caso relativo alle presunte offese razziste di Acerbi a Juan Jesus in Inter-Napoli". Questa la motivazione della giustizia sportiva.

La sentenza ha provocato la dura reazione del Napoli attraverso un comunicato stampa: "A questo punto il colpevole dovrebbe, per la "giustizia" sportiva, essere Juan Jesus, che avrebbe accusato un collega ingiustamente. Non è ragionevole pensare che abbia capito male. Il principio di maggiore probabilità di un evento, ampiamente visibile dalla dinamica dei fatti e dalle sue scuse in campo, che nella giustizia sportiva è preso in considerazione, scompare in questa sentenza. Restiamo basiti. Inoltre, se quanto accaduto in campo, lo dice la sentenza, “è sicuramente compatibile con l’espressione di offese rivolte...dal calciatore interista, e non disconosciute nel loro tenore offensivo e minaccioso dal medesimo”, perché non irrogare a quest’ultimo alcuna sanzione? Perché, poi, lo dice sempre la sentenza, “essendo raggiunta sicuramente la prova dell’offesa”, nessuna decisione è stata assunta dalla “giustizia” sportiva al riguardo per punire il responsabile? Restiamo ancor più basiti. Il Napoli non aderirà più a iniziative di mera facciata delle istituzioni calcistiche contro il razzismo e le discriminazioni, continueremo a farle da soli, come abbiamo sempre fatto, con rinnovata convinzione e determinazione."

Oltre alle comunicazioni ufficiali sono arrivati tantissimi commenti. Da Sandro Sabatini passando per gli avvocati Cascella e Di Cintio fino alla rabbia dello scrittore De Giovanni e di Enrico Varriale. Innumerevoli anche le reazioni social con Juan Jesus che ha cambiato il suo profilo Instagram con la foto simbolo del Black Power. Insomma, una giornata calda per una sentenza che farà discutere ancora.