ESCLUSIVA - Rueda (ex ct Colombia): "Cuadrado conquisterà San Siro"
Primo test positivo per l'Inter ieri contro la Pergolettese (rotondo 10 a 0) e primi minuti in maglia nerazzurra per il nuovo acquisto Juan Cuadrado, schierato quinto di centrocampo nel 3-5-2 di Inzaghi. L'arrivo del colombiano continua a fare dividere i tifosi della Beneamata, fra chi non gli perdona il passato nei rivali di sempre della Juventus e chi invece sottolinea la bontà tecnica dell'affare a parametro zero.
In esclusiva ai microfoni de L'Interista è intervenuto Reinaldo Rueda per parlarne: Rueda lo conosce bene essendo stato commissario tecnico della Nazionale dei Cafeteros a più riprese (e prima dell'Under 21).
Mister Rueda, che acquisto è Cuadrado per l'Inter?
"Cuadrado sarà importante per l'Inter. È un professionista eccellente, con grandissime qualità tecniche. Per fortuna poi non ha avuto infortuni gravi nel corso della carriera. Ora ha raggiunto una maturità tale da sapersi muovere con grande intelligenza in campo, pensa velocemente per sapere prima dove andrà il pallone. Sotto alcuni aspetti poi è un valore aggiunto".
Quali?
"Ha grande qualità nel calciare le punizioni ed i calci d'angolo. È molto polivalente, duttile: può giocare come terzino, quinto di centrocampo, interno o ala. Dipenderà da Inzaghi dove vorrà sfruttarlo, in base alle motivazioni per le quali lo ha voluto con sé".
Sotto quali aspetti si è sentito più "aiutato" come tecnico, quando lo ha avuto?
"In Nazionale Juan fu determinante in ogni momento, sia con me che precedentemente con Pekerman, proprio per le caratteristiche che ti ho menzionato prima. Più una: negli ultimi anni, quando sono tornato ad allenare la Colombia l'ho visto poi cresciuto ancora per la leadership accumulata, logica conseguenza dell'aver giocato per tanti anni consecutivi in un grande club come la Juventus. Poi ricordo quanto era utile e fondamentale per me dal punto di vista tattico, come concettualizzava il gioco e aiutava i compagni".
Il suo arrivo ha spaccato i tifosi: si farà amare anche a Milano?
"Credo che sia normale che se ne parli e faccia discutere per la rivalità fra Inter e Juventus. È un aspetto che si vede in ogni paese del mondo, figuriamoci in un paese dove il calcio è così amato come l'Italia. Con così tanta passione per questo sport. Penso che il rispetto dei tifosi se lo guadagnerà sul campo. I tifosi nerazzurri ovviamente non lo accetteranno subito nel migliore dei modi avendolo visto a lungo come rivale. Però sarà presto dimenticato questo aspetto: perché l'Inter possa crescere ancora serviranno il suo apporto, la sua corsa e magari i suoi gol. Se poi tutto questo porterà anche a vincere, allora non avrà certamente problemi a conquistare San Siro".
Altri due colombiani sono incerti sul futuro: Zapata e Muriel. Cosa possono dare ancora?
"Hanno avuto un rendimento importante all'Atalanta. Sono giocatori importantissimi per la carriera che hanno avuto, per la loro qualità, per la tecnica, per tutti i gol che hanno realizzato. L'anno scorso è stato più difficile, ma bisogna tenere conto degli infortuni che entrambi hanno patito. Rimangono grandissimi attaccanti che possono fare tanto bene in Italia ancora, perché hanno molto da dare".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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