ESCLUSIVA - Paolillo: "Mi sembra di rivivere il 2010. È la Champions di Marotta"
Un'Inter partita a razzo, che ha tramortito subito il Milan per poi gestire il doppio vantaggio, pur senza riuscire a chiudere definitivamente la contesa. Quella vista ieri è stata una vittoria tanto netta che viene difficile pensare che fosse una semifinale di Champions League: il 2 a 0 però, non permette alla squadra di Inzaghi di dormire sonni troppo tranquilli in vista del ritorno fra una settimana.
Ai microfoni de L'Interista è intervenuto l'ex amministratore delegato nerazzurro Ernesto Paolillo, per parlarne.
Lei ha vissuto la cavalcata 2010 in prima persona. Che effetto le fa vedere questa Inter a quel livello in Champions?
"Mi fa un effetto magnifico, mi dà una grande gioia e mi sembra di rivivere tutto. Dopo tanti anni siamo capacissimi di ripetere quell'exploit. Devo sottolineare una cosa, a cui tengo".
Prego.
"Tutto il merito va a Marotta: questa è la Champions di Marotta".
Proprio tutto?
"Ovviamente i giocatori hanno i loro meriti per quanto fatto in campo ed anche l'allenatore. Ma il direttore ha dovuto fare una campagna acquisti con un budget limitato e l'ha saputa fare in modo accurato e preciso. Un grande merito va, ripeto, a lui che è stato geniale nel costruire questa rosa".
Ha detto di rivivere il 2010. Sotto quali aspetti? E quanto crede alla possibilità di ripetere quell'impresa?
"Io ci credo moltissimo perché li ho visti uniti e coesi nel voler raggiungere la vittoria e ho rivisto, rispetto al 2010, la stessa fame. Una grandissima fame: le vittorie si raggiungono con questa caratteristica".
Venendo ai meriti dei giocatori: in cosa le è piaciuta ieri l'Inter, di più?
"Nel modo di fare squadra, di stare unita e rimanere compatta. Nella voglia di voler raggiungere il risultato: è così che si vince".
Tutti aspettavano la Lu-La. E' spuntato Dzeko dopo 7 minuti.
"Nel dire bravo a Edin qui sottolineo l'importanza della gestione di Inzaghi che ha saputo far sentire importanti tutti e rendere i giocatori intercambiabili fra di loro. Poi sul bosniaco va aggiunta una cosa".
Quale?
"Si è dimostrato ancora una volta un grande uomo squadra che è un po' la caratteristica degli uomini scelti da Marotta per questa Inter".
Inzaghi si è preso qualche rivincita?
"Devo dire di sì: mi ha sorpreso in positivo e faccio mea culpa, perché sono stato fra i critici dell'allenatore quando abbiamo perso molte partite in campionato. Ma nel momento topico della stagione la squadra si è ritrovata in Champions e mi auguro faccia lo stesso anche in campionato".
Ora l'Inter è quarta...
"E non può bastare: bisogna puntare secondo me al terzo posto più che al quarto, sapendo quello che potrebbe succedere e che potrebbe non essere sufficiente per andare in Champions".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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