ESCLUSIVA - Naletilic (agente Fifa): "Marotta, cosa chiedere di più? La Roma sorprenderà"

ESCLUSIVA - Naletilic (agente Fifa): "Marotta, cosa chiedere di più? La Roma sorprenderà"
martedì 31 agosto 2021, 21:08Esclusive
di Daniele Najjar

"Gli italiani si muovono molto meglio dei colleghi europei quando non hanno tanti soldi da spendere". Marko Naletilic agente, fra gli altri, di Pasalic e Pjaca, commenta ai microfoni de L'Interista la chiusura del mercato estivo 2021. Un mercato che, a detta i tanti, ha probabilmente "impoverito" la Serie A dai nomi più altisonanti, ma dove di certo non sono mancati i colpi, gli spunti e le idee. 

"Basta guardare" - continua Naletilic - "il lavoro fatto da Marotta e Ausilio: non voglio esagerare, ma cosa gli si poteva chiedere di più considerando le risorse a disposizione?". In effetti gli ultimi mesi  per i tifosi dell'Inter sono stati da montagne russe: gli addii di Conte, Hakimi e Lukaku, ma anche i cinque colpi in entrata (Calhanoglu, Dzeko, Correa, Dumfries e Cordaz), in attesa di capire se Eriksen possa regalare un altro miracolo. 

Un suo giudizio su questo mercato?

"Come prevedibile è stato più povero rispetto agli scorsi anni. Prevedibile perché conviviamo con la crisi legata al Coronavirus da ormai un anno e mezzo ed ora si sente parecchio. Oltre al Psg, City e Chelsea, le altre grandi sono andate quasi tutte in difficoltà, vedi il Real Madrid ed il Barcellona". 

Un bilancio sul mercato dell'Inter?

"Dzeko è un giocatore importante, farà la differenza senza dubbio. Nonostante le difficoltà, è stata formata di nuovo una squadra che può puntare allo Scudetto, sicuramente. Conte al suo arrivo dava molte garanzie, certo, ma comunque Inzaghi, senza fare paragoni, è bravo e talentuoso. Ma la cosa che più mi ha colpito è un'altra".

Quale?

"Hanno venduto bene, benissimo. Non è facile in generale vendere giocatori, figuriamoci in questo mercato. Tanti avevano bisogno di vendere prima di comprare. L'Inter lo ha fatto in modo egregio. Vista la situazione Marotta e Ausilio hanno fatto il massimo. Bisogna guardare la situazione attuale non il passato di Conte e dello Scudetto. Hanno fatto un grande lavoro. Poi è partita bene, il campionato è lungo, ma già è significativo quanto abbiamo visto fino ad ora".

La Juventus è ancora la favorita?

"Ci vuole tempo. Da quando è andato via Allegri quattro anni fa, hanno cambiato tutto: mentalità, gioco, schemi. Bisogna dargli tempo e sicuramente farà bene. Ai bianconeri ancora manca la squadra. La qualità c'è, ma manca la mentalità, lo spirito che Allegri inculcherà sicuramente al gruppo. Agnelli va sempre ringraziato: ricordo quando portai Krasic a Torino all'inizio del ciclo. Hanno vinto tutto quello che potevano vincere in Italia, mai nessuno ha vinto tanti scudetti di fila".

Questo campionato ha 7 sorelle, oppure qualcuno prenderà il largo?

"Assolutamente vedo anche io questo livellamento. Si parlava delle sette sorelle quando il campionato italiano era al top, solo che quelle squadre erano ricche di campioni di livello mondiale. Oggi la Serie A è un ponte. Ma il campionato sarà interessante. Poi non dimentichiamoci che l'Italia ha vinto l'Europeo e questo non è un caso".

Quale può essere la sorpresa del campionato?

"Mi auguro che sia la Roma. Hanno l'allenatore più carismatico al mondo, spero faccia un miracolo come fatto con l'Inter. Non dico lo scudetto, ma che faccia qualcosa di speciale. Poi è molto equilibrata la situazione, difficile dire chi possa fare più delle altre. Magari il Milan, partito bene è già con una squadra forte,".

Il giocatore rivelazione?

"Dico Brekalo, preso dal Torino. Ricco di talento, imparerà tanto da Juric. Sono molto fiducioso che Ivan farà un buon lavoro in granata come ha fatto a Verona, ora che la società lo ha accontentato sul mercato. Cito anche Ounas: sono stato intermediario per portarlo a Napoli dalla Francia. Sono contento che Spaletti lo abbia voluto trattenere, mi aspetto la sua esplosione quest'anno",

Non abbiamo citato l'Atalanta, dove c'è il suo assistito Pasalic.

"Io ormai non nomino più l'Atalanta perché non è più una sorpresa, è una delle società affermate, una solida realtà. Una delle più stabili in Italia. Mantengono la squadra da tanti anni ad alto livello, con un gioco spettacolare ed i conti in regola".

L'ultimo nome: Llorente si è proposto all'Inter e sembra anche alla Juventus.

"Sì, come riserva sì. Credo non abbia grandi pretese economiche. Può dire la sua ancora, ma dipende anche dall'organico del club in cui decide di andare".