ESCLUSIVA - Castellazzi: "Ecco cos'ha pensato Handanovic. Niente drammi: pareggio positivo"

ESCLUSIVA - Castellazzi: "Ecco cos'ha pensato Handanovic. Niente drammi: pareggio positivo"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 13 settembre 2021, 20:05Esclusive
di Daniele Najjar

Primo pareggio stagionale per l'Inter di Simone Inzaghi. Dal 2-2 maturato allo stadio Ferraris i nerazzurri escono con la sensazione di aver perso due punti: due volte in vantaggio e due volte recuperati, diversi gol sbagliati, in avanti e gravi disattenzioni costate care, dietro. Tanti gli spunti di riflessione al termine del match, ma è anche doveroso sottolineare alcune di quelle situazioni che di certo non hanno aiutato: il rientro tardivo dei nazionali e l'infortunio (l'ennesimo) rimediato da Sensi, su tutte.

Per analizzare il pareggio contro i blucerchiati, la redazione de L'Interista ha contattato in esclusiva un doppio ex della sfida, Luca Castellazzi. Oggi Castellazzi è commentatore tecnico per le partite della Primavera, per Sportitalia; inoltre svolge il ruolo di allenatore e responsabile dell'area portieri per APS3 Individual Sport Academy, una scuola di perfezionamento individuale a Bovisio Masciago (Poco fuori Milano): "Abbiamo fatto gli open day questo week-end, la cosa più importante è vedere che i ragazzi vengono in tanti e soprattutto sono contenti, si divertono e gli piace molto come esperienza".

Luca, parlando di Inter, cosa non ha funzionato ieri?

"Partiamo dal presupposto che giocare a Genova contro la Samp non sia facile, è una delle poche trasferte che l'anno scorso non ci ha detto bene. I blucerchiati sono una squadra ben organizzata. Ieri non ha funzionato il fatto di essersi fatti recuperare per due volte posto che, nel secondo tempo, le occasioni per vincerla ci sono state. La prestazione comunque è stata positiva. E' mancata anche quella solidità necessaria per portare a casa i tre punti".

Un normale passaggio all'interno di una lunga stagione, insomma.

"Sì, non farei drammi. La prestazione c'è stata, assieme a giocate di grandi qualità, due gol di pregevole fattura. Nel secondo tempo è mancata la lucidità in zona gol, il cinismo, che caratterizza le grandi squadre. L'anno scorso, nelle difficoltà si riusciva spesso a capitalizzare al massimo quello che si creava. Ieri non è successo. In mezzo a mille difficoltà, va detto. E' un passaggio normale in un campo difficile, l'inizio di campionato rimane più che positivo".

Vedi una squadra che possa "prendere il largo" dal gruppone che si sta piano piano creando? 

"Sicuramente non esiste la squadra ammazza-campionato. Ci sono squadre che partono da ottime basi, come l'Inter ed il Milan. Hanno cambiato ma mantenendo l'ossatura. L'Inter ha preso giocatori di livello. Il Milan pure e sta avendo continuità anche a livello di gioco. Manca all'appello la Juve. Poi c'è il Napoli, che esprime il calcio più brillante. Questa mancanza di una squadra che comandi è una cosa positiva per la bellezza del campionato, che ci divertirà molto".

Sensi ancora fermo: molti tifosi stanno perdendo le speranze.

"Tutti questi infortuni speriamo che non facciano perdere la speranza a lui stesso! Quando ti fermi così spesso è difficile poi anche a livello psicologico: ogni recupero diventa più faticoso di quello precedente. Poteva essere l'acquisto in più dell'Inter, peccato. E' sicuramente una grave perdita per Inzaghi. Ricordo quando uscì nella partita contro la Juventus un paio di anni fa (6/10/2019, Inter-Juventus 1-2, n.d.r.), dopo un inizio scintillante di campionato. Da quella volta non è più riuscito a dare continuità al suo percorso. E questa cosa è preoccupante, soprattutto per lui come professionista. Vero anche che ieri ha subito un infortunio che con il muscolare c'entra poco. Però è dura":

Intanto arriva il Real Madrid. Al netto della forza dell'avversario, può essere un'occasione per dare consapevolezza alla squadra?

"Il bello di giocare in una squadra come l'Inter è di avere ogni tre giorni una partita di livello. Inter e Real sono le due contendenti per il primato nel girone. Sicuramente come dici tu è un'occasione. Dopo la finale di Europa League sfumata, l'anno scorso il cammino europeo è stato deludente. Poi c'è stata una cavalcata fantastica in campionato, certo, ma l'Inter si deve di nuovo consolidare anche a livello europeo. Il Real Madrid ha gente abituata a giocare  questa competizione ed a vincerla. Può essere l'occasione per testare a che livello sono i lavori in corso di Inzaghi":

Handanovic, suo malgrado, ancora al centro delle discussioni. Da che parte stai: ha responsabilità sul gol di Yoshida?

"Quando si impenna il pallone, viene automatico pensare che possa uscire il portiere, soprattutto quando va molto in alto e cade in area piccola. Handanovic ha pensato di uscire, poi forse ha visto del 'traffico' davanti a sé ed ha deciso di non intervenire per evitare di scontrarsi con compagni ed avversari. Ha i centrali molto alti e l'area era affollata. Son quelle palle dove hai pochissimo tempo per decidere e devi fare la scelta giusta. Lui secondo me ha scelto di non uscire per evitare di dare fastidio ai compagni che stavano per saltare. Poi è capitato il gol e quindi si analizzano anche questi dettagli. Capita spesso che vedendo l'area affollata fai un passo indietro e vedi cosa succede. E' stato quindi anche sfortunato".

E intanto si parla di Onana. Queste voci possono destabilizzare Samir?

"Sì, possono destabilizzare perché le voci su un possibile sostituto non aiutano mai. Handa però ha un carattere molto freddo e non si fa condizionare, poi è il capitano e non si può permettere di pensare a cosa succederà l'anno prossimo. E' anche vero che l'età obbliga la società a fare riflessioni sul futuro. E' normale che si debba guardare in giro. Essendo poi Onana in scadenza è anche un'opportunità, oggi i prezzi sono molto alti. Musso è stato venduto all'Atalanta per 20 milioni. E se ne vai a chiedere altri in giro per l'Europa, chiedono cifre ancora più alte sicuramente".

Di Onana comunque che ne pensi?

"Non è molto conosciuto dalle nostre parti. Ha secondo me le caratteristiche del portiere moderno: fisico, bravo con i piedi, sempre posizionato bene e molto partecipe alla manovra. Molto coinvolto come da scuola-Ajax. In porta poi è efficace perché ha buone doti di reattività".