ESCLUSIVA - Caso Lukaku, Mudingayi: "Disgustato da quanto successo, ma nessuno fa niente"

ESCLUSIVA - Caso Lukaku, Mudingayi: "Disgustato da quanto successo, ma nessuno fa niente"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport
mercoledì 5 aprile 2023, 20:51Esclusive
di Daniele Najjar

Passano gli anni, ma periodicamente in Italia torna d'attualità un tema tanto triste da trattare quanto, purtroppo, ancora lontano dall'essere debellato: quello del razzismo negli stadi. 

L'episodio che ieri ha coinvolto Lukaku è solo l'ultimo di una lunga serie. La redazione de L'Interista ne ha parlato con l'ex centrocampista nerazzurro, connazionale dell'attaccante, Gaby Mudingayi

Nel 2023, ci ritroviamo ancora a parlare di insulti razzisti nello stadio. Che ne pensi?

"Succede nel 2023, così come è successo nel 2022, nel 2021. Succede da sempre. E siamo sempre qui noi giocatori di colore insieme a voi giornalisti a parlare ed a dire le stesse cose. Non se ne può davvero più. Ieri ho visto disgustato quanto successo ed ho pensato: non cambierà niente. Sappiamo che è una cosa che non ci deve essere, però c'è sempre". 

Sei stanco, anche solo di parlarne?

"Sono veramente stufo sì, di queste persone che rovinano il calcio che è un gioco bellissimo. È ora di finirla, di prendere provvedimenti seri per impedir loro di andare allo stadio, apposta per fare queste cavolate. Vanno individuate e punite queste persone: non devono più mettere piede alle partite".

Probabilmente accadrà quello che dici: le persone protagoniste del gesto verranno individuate e punite. Che altro si potrebbe fare, però?

"Servono pene esemplari, gesti forti, serve che la gente capisca che se sbaglia uno pagheranno tutti. Chiudere lo stadio? Sì. pene come questa possono servire perché così se uno comincia a fare certe robe, anche che gli sta dietro sarà spinto a rimproverarlo. Serve un segnale forte per impedire loro di rovinare una festa, di fare sempre quello che vogliono".

Nella tua carriera avrai assistito a tanti episodi di questo genere. L'Italia ha un vero problema di razzismo?

"Ho fatto tutta la carriera in Italia e sì, di episodi ce ne sono stati. Ci sono tante persone che vengono allo stadio che non dovrebbero nemmeno poterci entrare. Non mi va di generalizzare, insomma. Ma credo che ci sia un lavoro da fare, per individuare chi sbaglia".

Lukaku ieri è stato ammonito dopo aver esultato davanti ai tifosi. Spesso abbiamo visto i calciatori reagire a queste cose: perché non avvenga, servirebbe l'intervento di altri, prima?

"Lui ha preso l'ammonizione dopo l'esultanza che ha fatto. Ma credo che in queste situazioni dovrebbero essere gli arbitri a cercare di capire la situazione e di placare subito la cosa. Ammonire il giocatore dopo l'esultanza secondo me è stato un po' severo. Ha avuto una reazione d'istinto. Non è bello stare in campo a fare ciò che ami e sentire certe cose".

Parlando anche del campo: Lukaku intanto torna al gol dopo la brutta partita con la Fiorentina. Rivedremo il miglior Romelu in questo finale di stagione?

"Lui è un grande lavoratore e credo che sia stato sempre un professionista che ha cercato di fare il suo. Non è stato facile, ha avuto degli infortuni, Ha bisogno di essere sempre al top con il fisico che si ritrova, per dare il meglio. Per un attaccante è importante fare bene per la squadra e tutto il resto, ma soprattutto vive per il gol. Quando la metti dentro, hai una carica in più. La rete di ieri lo aiuterà".

Farà bene anche all'Inter, che ha bisogno di lui: i nerazzurri come li vedi, contro il Benfica?

"L'Inter è una grande squadra, deve pensare sempre a vincere: non esistono dei momenti in cui si possa accontentare. Anche in Champions dunque i nerazzurri dovranno provare ad arrivare fino in fondo e con il Benfica se la potranno giocare".