ESCLUSIVA - Bolzoni: "I giocatori ora hanno fiducia in Inzaghi. Lautaro sta diventando un top player"
Mancano solo 3 punti, per raggiungere un primo obiettivo stagionale, che solo qualche mese fa poteva sembrare proibitivo per la poca fortuna nel sorteggio: vincendo questa sera contro il Viktoria Plzen, l'Inter di Inzaghi avrebbe la matematica certezza di ottenere il pass per gli ottavi di finali di Champions, senza doversi più preoccupare dei risultati delle avversarie.
Per parlare della sfida di San Siro, la redazione de L'Interista ha contattato l'ex centrocampista nerazzurro Francesco Bolzoni, oggi in forza al Rapperswil-Jona in Svizzera e soprattutto ancora accanito sostenitore della Beneamata.
Francesco, che sensazioni hai per la partita di oggi?
"Io ho buone sensazioni. L'Inter arriva da buone prestazioni sia dal punto di vista del blasone che della prestazione. Contro il Barcellona a San Siro e poi al Camp Nou c'è stata una vera svolta, soprattutto caratteriale".
Da quella doppia sfida che cosa è cambiato?
"È cambiato tutto a livello della fiducia che i giocatori provano, si vede dall'approccio che hanno ora alle partite. Fiducia innanzitutto in loro stessi, e poi nell'allenatore".
Spiegaci meglio: perché nell'allenatore?
"Perché nel momento in cui vedono che il mister prepara in un certo modo una partita difficile come quella contro il Barcellona e che poi, seguendo le sue indicazioni, riescono a portarla a casa, inevitabilmente sono portati a pensare: 'Ehi, ma allora Inzaghi vale la pena di seguirlo'"
Noti un Lautaro Martinez più pronto oggi ad avere un ruolo da leader?
"Lautaro ha cambiato il proprio livello. Non è che sia tornato quello di due anni fa, ma è proprio cresciuto rispetto ad allora: fa gol, fa assist, fa la fase difensiva fatta bene. Può essere un top player assoluto continuando così".
Hai condiviso lo spogliatoio con tanti giocatori di quel livello. Ti ricorda qualcuno di loro?
"Per certe cose mi ricorda il Dybala di Palermo e del primo anno alla Juve. Si prendeva tutte le responsabilità, faceva la guerra con tutti, teneva palla, faceva gol e assist. Mi ricorda un po' quel Dybala lì soprattutto per l'aspetto caratteriale che lo contraddistingue".
Che ne pensi del percorso che sta facendo Barella?
"Barella a me piace molto, come si dice: è un centrocampista moderno. Nel senso che fa quello che ci si aspetta oggi nel ruolo, ovvero una fase difensiva dispendiosa in termini di corsa, ma poi dall'altra parte farsi trovare pronto a sfruttare la prima occasione per fare gol. L'anno scorso ha avuto un calo probabilmente, ma è fisiologico e quest'anno si è ripreso".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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