ESCLUSIVA - A. Bagnoli: "Bremer è fra i top d'Europa. Lukaku? C'è margine per prenderlo"
L'agente fifa Andrea Bagnoli, grande esperto di calcio sudamericano e non solo, commenta ai nostri microfoni alcune delle principali trattative che coinvolgono l'Inter in queste prime settimane di mercato.
Da Lukaku a Bremer, senza dimenticare i possibili affari in uscita: nemmeno questa sarà un'estate tranquilla per i tifosi nerazzurri. L'ex agente, fra gli altri, di Eder, ci dice la sua in merito e regala un consiglio ai club italiani per un talento brasiliano del futuro.
A fine mercato secondo lei avremo un'Inter più forte di quanto non lo sia ora?
"Riuscire ad essere più forte non è facile, perché parliamo di una squadra che ha fatto una buonissima annata, a parte aver perso lo Scudetto nella parte finale. Ci vorrebbe qualcosa di importante. E' ancora presto par capire quali saranno i colpi che la dirigenza riuscirà effettivamente a chiudere, ma già dalle premesse si è visto un buon inizio".
Questo nonostante l'occhio al bilancio da dover tenere. Se ci fosse una partenza importante come potrebbe essere quella di Bastoni?
"Per l'Inter perdere uno come Bastoni sarebbe solamente per esigenza di bilancio, perché parliamo di uno dei migliori prospetti europei del ruolo. Solo di fronte ad un'offerta indecente l'Inter lo cederebbe, secondo me. Altrimenti resta un punto fermo per la società e del progetto tecnico".
Sempre in difesa, sembra essere vicino Bremer. Che ne pensa di lui?
"Bremer è un giocatore importante. Lo vidi giocare la prima volta nell'Atletico Mineiro nel 2017, si vedeva già che aveva delle grandi prospettive. Chiaramente passando prima per una squadra più piccola, per adattarsi con più calma. Ora, dopo qualche anno in Italia, lo vedo pronto per una big, che sia l'Inter o un'altra squadra. Parliamo di uno dei difensori più importanti che ci sono nel panorama europeo ad oggi".
L'affare Lukaku lo reputa possibile?
"Penso che ci sia margine per concludere l'affare. Se viene richiamato dall'Inter e si trova lo spiraglio giusto, c'è un'attrazione reciproca importante che può far smuovere le cose".
La Juventus risponde con Pogba e magari Di Maria.
"Credo che indipendentemente dal mercato alla fine a partire favorite per la vittoria del titolo saranno le solite squadre. Fra di esse c'è ovviamente la Juventus. Pogba sarebbe un ritorno importante, che cambierebbe lo scacchiere bianconero".
Lei ha grande attenzione per i prodotti del calcio Sudamericano. Si aspetta un colpo da parte delle big italiane in tal senso?
"Le squadre italiane sono molto attente al bilancio oggi. Quando vai a prendere un giocatore argentino, brasiliano o uruguaiano, devi ponderare bene l'affare per poter poi dare il giusto spazio al giocatore. Sono stato a Tolone a vedere l'Argentina Under 20, ci sono profili importantissimi classe 2003, che già giocano titolari nel proprio campionato. Come anche dei 2001 brasiliani e ti faccio un nome".
Prego.
"Welington del San Paolo che secondo me ha una prospettiva molto, molto importante. Ma parliamo sempre di un 2001. Bisogna vedere se lo si prende per essere subito protagonista oppure se gli si dà il giusto spazio per crescere. Guarda Sabatini: ha preso Ederson ed ora, dopo una stagione, lo può prendere qualsiasi squadra d'Europa".
E per gli argentini, invece? E' circolato il nome di Carlos Alcaraz.
"Lui è un nome importante. Ma ripeto, trovare giocatori così giovani già pronti è più difficile. Sono da inserire piano piano, magari appoggiandosi ad un club più piccolo inizialmente, come fatto da Bremer. Ma rimango su Welington: al San Paolo gioca già in pianta stabile".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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