Qualche elemento utile per capire la lotta scudetto. Se c'è un pericolo arriva dal calendario del prossimo mese

Qualche elemento utile per capire la lotta scudetto. Se c'è un pericolo arriva dal calendario del prossimo meseTUTTOmercatoWEB.com
giovedì 18 gennaio 2024, 22:55Editoriale
di Lapo De Carlo

Il rendimento della Juventus, al di là di un gioco poco eccitante, mostra che la narrazione di Davide contro Golia è palesemente falsa. La narrazione di una Juventus che non può competere contro un Inter così forte piace così tanto da abbandonare ogni forma di razionalità. Il problema è che la lotta è tutt’altro che impari, ora Allegri l’ha portata ad un livello ancora più basso, dando “elegantemente” all’Inter dei ladri. Quando i bianconeri vinceranno a Lecce domenica sera, dovrebbe essere semplice chiedergli se ora i ladri in fuga sono loro.

Il livello è tanto basso da aver spinto migliaia di tifosi juventini a paragonare le battute del tecnico juventino a quelle di Prisco. E’ una forma di cancel culture. All’epoca il presidente della Roma Dino Viola, quello della Juventus Gianni Agnelli e l’avocato interista Prisco usavano una vera ironia, anche tagliente ma in un’epoca fortunata, perché senza social e in cui si riusciva a godere di un vero stile. Con la Juventus la lotta scudetto non è mai divertente ma solo avvelenata, piena di polemiche inutili, sospetti e un clima privo di rispetto.

Proviamo a restare sul campo e capire meglio alcuni dettagli nella corsa al titolo. L’Inter è al 5° posto nella statistica del possesso palla, la Juventus è al 12° posto. I bianconeri speculano in modo esasperato nel delegare il possesso palla agli avversari (anche nel posticipo vinto nettamente contro il Sassuolo). L’Inter ha un maggiore equilibrio ma soffre il pressing nel palleggio dal basso. L’Inter ha fatto 17 gol più della Juve. La squadra di Inzaghi ha bisogno di chiudere le partite perché non avvenga quello che è accaduto con Sassuolo, Bologna e Verona (quest’ultima vinta all’ultimo minuto). A quella di Allegri è sufficiente fare un gol, la squadra poi si chiude nella propria metacampo e va eventualmente in contropiede.

L’Inter è la seconda squadra in campionato per tiri verso la porta (323), la Juventus è quarta con 276. In questo senso ha logica che i nerazzurri abbiano colpito 9 tra pali e traverse e i bianconeri 5.



Se c’è un pericolo vero, questo viene dal calendario del prossimo mese. Non sappiamo se l’Inter disputerà la finale di Supercoppa e se troverà Napoli o Fiorentina ma pochi giorni dopo la trasferta sarà proprio al Franchi dove l’ambiente e il livello di difficoltà è elevatissimo. La settimana seguente ci sarà la Juventus a San Siro, con il vantaggio della partita in più e probabilmente con il primato. Sei giorni dopo arriverà la sfida all’Olimpico contro la nuova Roma di De Rossi, poi la Salernitana in casa e l’andata con l’Atletico Madrid il 20 febbraio.

Lo snodo sta in questo periodo nel quale l’Inter ha bisogno di entrare in campo al massimo e senza poter fare partite al risparmio su due campi difficilissimi e la sfida scudetto in mezzo. Non si può pensare di vincerle tutte ma la vera discriminante è l’anemia degli attaccanti in panchina. Se almeno uno tra Arnautovic e Sanchez dovesse sbloccarsi salirebbero le quotazioni e la fiducia. Se si è troppo dipendenti da Lautaro e Thuram si rischia di perdere qualcosa. In difesa e centrocampo ora la situazione è sotto controllo, per il mercato con Zielinski e Taremi da giugno a parametro zero gran parte del lavoro è fatto ma un attaccante in più ora sarebbe stato fondamentale.

Godiamoci la Supercoppa ma senza esagerare.

Amala