Partita falsata a Firenze? Ma piantatela!
Ed eccoci qui puntuali come un orologio svizzero a dover commentare i soliti attacchi nei confronti dell’Inter dopo un episodio arbitrale a favore dei nerazzurri. E’ indubbio che l’intervento di Dimarco su Bonaventura abbia creato un polverone ma, chissà perchè, ogni volta che un episodio va a nostro favore succede un finimondo. Ho sentito parlare di scandalo, di partita falsata, addirittura qualcuno ha voluto rincarare la dose speculando sul contrasto tra Dzeko e Milenkovic in occasione del gol decisivo di Mkhitaryan. Tutti questi giustizialisti, ovviamente, non si sono sognati di considerare il macroscopico fallo di Jovic su De Vrij in occasione del gol del 3-3 dell’ex Real Madrid.
Sono abituato, non mi stupisco, ma non riesco mai a non farmi infastidire. Credo sia legittimo, anzi è giusto, recriminare per il mancato rosso a Dimarco ma mi piacerebbe che le stesse voci imparziali che gridano allo scandalo lo facessero anche nei casi simili che riguardano altre squadre.
Non ho assistito a levate di scudi quando Baschirotto rischia di rompere la tibia a Barella in Lecce-Inter alla prima giornata sull’1-1, si discusse solo del “culo” di Inzaghi nell’aver segnato al minuto 95. Non ho visto facce indignate quando al Camp Nou Dembele entra in maniera volontariamente assassina sul ginocchio di Darmian, si è parlato della buona prestazione, della difesa incerta e del gol sbagliato da Asllani all’ultimo respiro. Dov’era in quei frangenti la pletora degli indignati, degli strilloni da scandalo? Dov’era la levata di scudi italiana a favore dell’Inter contro le invettive spagnole di Xavi? La verità è che l’Inter non ha buona stampa, che l’Inter è trattata male e viene sempre usata come valvola di sfogo per gli “anti”. L’Inter ha perso un campionato in un derby in cui Giroud travolge Sanchez a metà campo, ma guai ad avere dei dubbi su quell’intervento perchè l’Inter non può mai recriminare. Nel derby di quest’anno Theo Hernandez, già ammonito, affossa Dumfries lanciato in fascia senza ricevere un sacrosanto secondo giallo che gli avrebbe fatto guadagnare gli spogliatoi in anticipo, così come contro la Juve il francese viene graziato quando travolge Cuadrado nell’azione che porterà al gol dei rossoneri. Contro l’Empoli Tonali batte una rimessa 10 metri in avanti porgendo a Leao la palla dell’assist a Rebic per il gol dell’ 1-0 a 10 minuti dalla fine, anche lì tutto in cavalleria. Non sono solito scrivere o parlare di cose di moviola, non mi piace attaccare gli arbitraggi nelle partite delle avversarie ma, alle volte, davvero il vaso si ritrova colmo e va svuotato. Va bene essere buoni e corretti ma passare per scemi anche no, non va bene. Qualcuno ha usato la parola scandalo, qualcuno ha etichettato come l’errore più grosso dai tempi del var il fallo di Ranocchia su Belotti l’anno scorso a Torino, tutto questo senza vergogna e dimenticandosi l’onestà intellettuale. Cosa dovremmo dire noi che a Firenze abbiamo avuto contro un rigore di petto al minuto 107’ rivisto al var per 10 minuti? Ovviamente in quel caso tutti muti i detrattori con la loro valigia di moralità a intermittenza. Ma piantatela!
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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