Ora svegliati Inter: ecco perché la Champions è quasi persa. La colpa è...

Ora svegliati Inter: ecco perché la Champions è quasi persa. La colpa è...TUTTOmercatoWEB.com
lunedì 3 aprile 2023, 20:32Editoriale
di Tancredi Palmeri

Ci sono di nuovo varie spiegazioni e contestualizzazioni alla sconfitta dell’Inter, tutte assolutamente ragionevoli: la prima, la più ovvia e lampante, è che se ancora una volta crei di più dell’avversario (stavolta non molto di più, ma comunque di più) e sistematicamente sprechi tutto, perfino a mezzo metro dalla porta, allora hai voglia a parlare di schemi e di scelte: che colpa può avere Simone Inzaghi se le occasioni vengono create ma sono sbagliate sottoporta.

E però è da troppo tempo che si ripete questo schema per poter essere ancora accettato. Per intenderci: l’Inter non ha guadagnato nemmeno un punto che non meritasse, ma in compenso ha lasciato sul campo solo nel 2023 qualcosa come 10 punti pur producendo di più.

Adesso basta, nonostante gli alibi ci siano.

La differenza tra una squadra grande e una mediocre passa anche dall’essere più forte delle proprie debolezze.

L’Inter si deve svegliare, la finisca di piangersi addosso, e di rifugiarsi nel merito sul piano del gioco. Che c’è, ma evidentemente solo con quello non si va avanti.

Non ci sono troppi giri di parole, l’Inter deve letteralmente svegliarsi e incazzarsi: ognuno farlo con sé stesso per spingere il pallone di forza in gol, invece che incazzarsi con il compagno o con gli eventi.

L’Inter deve svegliarsi e deve farlo brutalmente: sarà semplicistico, ma adesso è il momento di tirare fuori le palle per non passare da coglioni.

E in tutto questo, per il campionato potrebbe già essere troppo tardi: perché l’Inter è attesa dal calendario più duro, l’unica che ha contemporaneamente 4 scontri diretti, tre fronti di lotta, e di cui uno include la Champions. La Lazio è davvero la più favorita del lotto, sia per il vantaggio di punti ma appunto soprattutto per il calendario. E anche l’Atalanta può fregare un posto a un’altra tra Inter, Milan e Roma se da qui in avanti si limiterà anche solo a battere le rivali inferiori.

La situazione per la qualificazione in Champions è disperata, il Milan ha una partita e mezzo di vantaggio tra classifica e programma di scontri, e se l’Inter non fa uno sforzo abnorme finirà quinta - il che vuol dire non solo non perdere più punti che sulla carta non dovresti, ma recuperarne anche su campi difficili.

Sicuramente Simone Inzaghi ha le sue colpe: un alleantore è sempre il responsabile nella buona e nella cattiva; quando un problema è così sistemico, l’allenatore c’entra per forza, evidentemente non sta riuscendo a stimolare il furore dei suoi.

Ma chiederne la testa a prescindere continua a essere immotivato, perché in verità l’Inter gioca e produce, e non lo farebbe una squadra che non è più con il suo allenatore.

Il vero colpevole è un altro.

Il vero colpevole sono tutti, nessuno escluso. Non è un “tutti responsabili, nessun responsabili”. Ma il fatto che intimamente un po’ tutti stanno, nonostante l’impegno, infine soccombendo alla propria debolezza.

Per questo, consta a ognuno dell’Inter di tirare fuori le palle: perché se il calcio ti prende a schiaffi, o piangi o reagisci finché non hai ragione.