Otto cose che, forse, avrebbe voluto dire Lautaro. E di cui tener conto per la nuova Inter

Lautaro Martinez ha parlato, poi via alla pioggia di reazioni. Bonny a parte, il mercato dell'Inter questa settimana non ha regalato grandi colpi di scena se non la sensazione che per gli obbiettivi più grossi servirebbero prima alcune uscite (un altro attaccante solo se partisse Taremi, un centrocampista di livello se partisse Calhanoglu, un altro portiere se lasciasse Sommer e così via fino a Dumfries). Dunque il tema dominnante parlando di Inter è ancora oggi quello dell'intervista del capitano nerazzurro e di ciò che comporta sul mercato.
Questo rende l'idea di quanto poco siamo abituati ai giocatori, pur se leader dello spogliatoio, che prendano una posizione netta e chiara nel momento in cui vedono le cose andare male. Vuoi per mandare un messaggio, vuoi per dare una scossa o per voltare pagina dopo un brutto periodo. Personalmente trovo che avere giocatori che alzino la voce quando serve in uno spogliatoio sia fondamentale, sempre che non si mettano a travalicare compiti non loro.
In questo caso infatti il messaggio era chiaro anche senza riferimenti diretti e poteva essere rivolto a tanti: Poi che si sia preferito, non per volontà dell'argentino, scaricare un po' tutto su Calhanoglu, questo è un altro discorso.
Cosa avrebbe voluto dire Lautaro se avesse potuto parlare senza filtri? Proviamo a giocare immaginando alcuni concetti che avrebbe potuto esporre o alcune domande che ad oggi non hanno risposta chiara:
1) Sul Mondiale - Ma come, abbiamo fatto un anno di interviste per sponsorizzare il Mondiale per Club e poi solamente mezza squadra sembra volerlo davvero giocare?
2) Sugli infortuni - Io e altri abbiamo giocato anche quando eravamo infortunati e ora vedo gente salutare la squadra e andare in vacanza al minimo acciacco (e poi postare foto in cui gioca a padel)?
3) Chi ci crede - Mi danno tanti soldi è vero, ma all'Inter ci sto perché voglio anche vincere. Chi ci crede per davvero, anche dopo Monaco?
4) Basta casi-Lukaku - Lo shock dei tre titoli sfuggiti in pochi giorni è stato pesante, ma va accettato il prima possibile per voltare pagina. Chi ha la stessa fame di prima resti, gli altri almeno lo dicano chiaramente così da non avere altre sorprese, perché ci sono già passato con Lukaku.
5) Calhanoglu - Caro Calhanoglu, se non hai mai pensato di lasciare l'Inter, non le potevi dire due parole per almeno mettere un freno a ciò che dicevano tuo padre, il barbiere e il Galatasaray?
6) Stanchezza o motivazioni? - A chi come Thuram e non solo è antrato quasi camminando in campo: siamo tutti stanchi ed esausti e qui negli Stati Uniti fa un gran caldo. Ma entrare in campo così, anche no. Se si prende in considerazione lo stesso periodo, da agosto a prima della sfida contro l'Inter il Fluminense ha giocato più partite dell'Inter.
7) Mercato - Sono legato all'Inter, ma sono anche ambizioso: il club ha le idee chiare su come fare per restare ad alto livello e su chi puntare?
8) Il gruppo dov'è? - Chi ha preferito non stringere i denti per l'ultimo trofeo da giocarsi per, legittimamente, preferire il riposo o il recupero, non poteva almeno rimanere con la squadra dato il momento così complesso dopo la finale di Champions?
Riflessioni sparse, chissà se Lautaro le ha veramente fatte. In caso contrario, le aggiungiamo noi e anche dalle eventuali risposte deve nascere la nuova Inter, prima ancora di ragionare su cosa fare a livello tecnico.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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