Lukaku, l’attaccante che non c’è

Lukaku, l’attaccante che non c’èTUTTOmercatoWEB.com
sabato 22 ottobre 2022, 00:00Editoriale
di Fabrizio Biasin

È bene parlare di Romelu Lukaku, attaccante che non c’è.
Il rinforzo più importante dell’ultimo mercato estivo è rotto da una vita, lo sappiamo. Da settimane e settimane, noialtri, diciamo e scriviamo “Lukaku torna la settimana prossima”, ma poi la settimana prossima è sempre… “la settimana prossima”. 
Oggi, per dire, non sarà a Firenze. 
Questa cosa ha fatto legittimamente incazzare molti tifosi che “ma non è che è incinto? Qui ormai siamo al terzo mese” e altre facezie. Qualcuno è stato persino più cattivo: “Il belga si sta conservando in vista dell’imminente Mondiale”. E vabbè, trattasi di malelingue (o forse solo di innamorati nerazzurri in apprensione).
Il dato di fatto è che certamente c’è stato un limite nella comunicazione. Se il problema alla coscia sembrava potesse essere una cosa seria ma non così tanto, si è in realtà rivelato un grosso guaio.

Forse c’è stata una ricaduta, forse sono solo i tempi necessari quando la macchina sfonda i cento chili, ma il dato di fatto è che il tifoso non è stato informato, continua a sentirsi dire “la prossima volta”, e si fa venire i cattivi pensieri.
Ora, nell’universo del pallone siamo abituati a vedere qualunque cosa, ma siamo abbastanza sicuri che non esista giocatore che non voglia giocare, e se anche malauguratamente fosse vero che l’obiettivo è il Mondiale – di grazia – prima o poi due pedate al pallone in una qualche partita ufficiale le devi anche dare, altrimenti in Qatar ci arrivi scarico come un abbattitore a Gubbio.
La verità è che Lukaku in campo ci vorrebbe stare eccome, ma ha dovuto affrontare un problema assai più serio del previsto, ora fortunatamente in fase di risoluzione. E voi direte: “Non starai per dire che torna la prossima settimana, vero?”. E invece sì, lo stiamo per fare: Romelu tornerà la prossima settimana (forse), ovvero per la partita che più di tutte può trasformare questa prima fase della stagione da “’na schifezza” a “una bella cosa”. 
Diciamolo chiaro: al momento del sorteggio di Champions neppure il più ottimista tra i tifosi nerazzurri avrebbe pensato di potersi giocare la qualificazione agli ottavi in un match casalingo contro il “piccolo” Viktoria e, invece, ora la Beneamata ha la grande occasione di regalarsi qualche mese di straordinaria “attesa leopardiana” (ah, che bello l’ottavo a febbraio…). 
Prima però c’è da fare il proprio dovere a Firenze, senza Lukaku ma con due che meritano tanti applausi. Uno si chiama Lautaro e non c’è nemmeno bisogno di spiegare perché; l’altro, Edin, “è vecchio”, “è bollito”, “è una mummia”, “è un paracarro” e, invece, è semplicemente il motivo per cui l’assenza del colosso belga è stata ammortizzata senza troppi problemi. Bravo Dzeko, bravissimo.
“Guarda che oggi gioca Correa, pirla”. 
Ecco, se così sarà, speriamo che sia il giorno buono per celebrare il suo risveglio, quello sì atteso da tanto, tanto, tanto, troppo tempo.