L’altra Inter conquista la semifinale di Champions, ora speriamo che resti

L’altra Inter conquista la semifinale di Champions, ora speriamo che restiTUTTOmercatoWEB.com
giovedì 20 aprile 2023, 19:40Editoriale
di Lapo De Carlo

L’Inter che ti aspetti in coppa conferma di essere grande, intensa e di alto livello. 
Battuto il Benfica con intelligenza e sicurezza nei propri mezzi, quel tipo di qualità che nel corso della stagione abbiamo visto quasi esclusivamente nelle coppe.
La semifinale col Milan, esattamente vent’anni dopo la precedente, è il penultimo atto di una stagione sovraccarica di contraddizioni, tra battiti cardiaci accelerati che rivelano un potenziale formidabile, espresso solo in alcune circostanze e una vulnerabilità esposta sfacciatamente per buona parte della stagione.

Il pubblico dell’Inter ha incoraggiato la squadra dando vita ad una coreografia entusiasmante.
La partita è iniziata con un gigantesco ruggito e qualche segno della croce, senza imbarazzo.
Lautaro al 6° minuto salta l’uomo (letteralmente) e da una palla troppo lunga a Dimarco, ma al quarto d’ora Barella si infila nell’area del Benfica e con estrema disinvoltura supera il suo marcatore, si sposta sulla sinistra, inquadra la porta e piazza la palla nell’angolino.
L’Inter gioca con una tale scioltezza da chiedersi come la stessa squadra, ogni settimana, rinnovi il certificato di bruttezza e perda punti contro squadre mediocri.

Il gol di testa di Aursnes riporta tutti sulla terra. Rafa Silva approfitta di uno svarione difensivo, crossa senza che nessuno lo contrasti e trova il vertice sinistro solo in piena area pronto a battere a rete.
Uno svarione che costa il prolungamento dello stato d’allerta.
Alla fine del primo tempo i musi restano lunghi e preoccupati.



Nella ripresa il Benfica spinge, pressa, tenta di impensierire l’Inter sfruttando ogni fessura. La squadra di Inzaghi si difende con ordine ma in effetti se c’è un errore individuale, come quello di Brozovic che perde palla, qualche interstizio c’è.
Il momento più difficile è a cavallo tra il 55° e il 60°, quando i portoghesi compiono il massimo sforzo e dal terzo anello gli ultras del Benfica lanciano dei fumogeni verso il secondo anello sottostante.

La paura viene dal retaggio della stagione in corso, dall’insicurezza per tutte quelle Inter che vanno in scena sistematicamente ogni week end ma l’Inter è concentrata e alla fine regge e trova pure il gol che da il via ai festeggiamenti. Il 2-1 esalta tutti, specie perché riporta la punta al gol.
Qualche minuto dopo l’entusiasmo è tale che persino Correa riesce a ritrovare la via della rete, con una giocata di cui si sapeva fosse capace. Un gol bellissimo e publico in delirio.

Il Benfica accorcia ma senza spaventare nessuno e si arriva al termine, con lo strano gol del 3-3 nel quale i giocatori restano fermi, forse a causa di un fischio dalle tribune ma lo stadio è finalmente felice e il pensiero va al derby Champions, oltre ad una qualificazione per la competizione della prossima stagione che non è ancora perduta.
Barella e Lautaro straripanti, Mkhitaryan e Dimarco quasi allo stesso livello ma soprattutto Inzaghi ha preparato bene una partita difficile da interpretare.
Tutto bellissimo ma se l’Inter tornasse a vincere anche in Campionato, precisamente a Empoli tutto avrebbe ancora più senso.
Un Inter bellissima è tornata in scena, ora speriamo che resti.
Amala