Inter, Skriniar, derby e altre balle: non fatevi fottere

Inter, Skriniar, derby e altre balle: non fatevi fottereTUTTOmercatoWEB.com
sabato 4 febbraio 2023, 18:40Editoriale
di Fabrizio Biasin

Venerare un giocatore è una stronzata, ormai lo abbiamo capito. Dire “che bello”, “che bravo”, “che esempio” è sciocco, autolesionista, ci predispone alla delusione, ché quelli lì prima vengono sotto la curva a prendersi l’applauso, baciano la maglia, “vi amo”, “non andrò mai via”, “siete la mia famiglia”, ma poi un bel giorno seguono - oh, legittimamente- la legge del milione e “vado a incassare, son mica ciglione”. 

Son tutti uguali, anche quelli che sembrano diversi. Tutti. Al sottoscritto lo ha detto di recente un Alto dirigente: “Smettila di affezionarti, sono tutti di passaggio, oggi più che mai”. E ha ragione, perché magari costoro hanno anche ottime intenzioni, ma poi sentono il profumo del quattrino come abili cani da tartufo e allora “tanti saluti, grazie e arrivederci”.

Tutta questa pappardella dovrebbe essere cemento armato colato sulla tentazione di voler bene a qualcun altro, “perché sono tutti uguali, ricordatelo”, ma poi si palesa Matteo Darmian e, cazzo, uno ci ricasca.

Matteo Darmian è l’anti calciatore: non scrive amenità sui social, non dice cazzate a sproposito, non fa promesse che non può mantenere, non è permaloso, sa stare al suo posto, se per caso si ritrova solo come un cane nel giorno del suo sbarco milanese non se la prende con questo e quello ma, banalmente, si mette a lavorare. 

Matteo Darmian è un maledetto perché nei giorni della consapevolezza (“smettila di affezionarti a un qualche calciatore, smettila!”) rinnova nel quasi totale silenzio il suo contratto con l’Inter e lo fa riducendosi l’ingaggio di uno zic. Oh, son sempre palanche, ma questi qui in genere colcazzo si tolgono un euro e, invece, lui sì.

Che poi, tra l’altro, il rinnovo al 2024 non è che sia arrivato perché il giovanotto sia raccomandato dal Sottosegretario o è amico dell’amministratore delegato, ma solo per meriti acquisti, buone prestazioni messe una in fila all’altra, comportamenti esemplari, adattabilità in campo, disponibilità massima, punti portati e persino qualche gol messo a referto.

E allora - porca la miseria - noialtri mai più investiremo un neurone per dire “su questo mettiamo la mano sul fuoco”, ma su questo mettiamo la mano sul fuoco. Ma pure i piedi sui tizzoni ardenti come tanti Giucas Casella  quel giorno in diretta a “Domenica In”.

Ps. In questo breve articolo non è mai stato citato il nome di Milan Skriniar, giocatore del Psg in prestito all’Inter. Non perché ora si meriti pernacchie e cattiverie, in fondo sul campo ha sempre dato tutto, ma solo perché in tempi non sospetti le parole spese per Darmian le abbiamo scritte per lui, il recente ex capitano. E un po’ fa male. 
Metticela tutta per terminare al meglio, Milan, se proprio non vorrai farlo con le parole sarà un buon modo per provare a scrivere un bel finale sul campo. 

Ps/2. C’è Inter-Milan. Dicono tutti che l’Inter sia stra-favorita. A tutti quelli che vi dicono “siete stra-favoriti”, rispondete così: “Caro mio, io sono interista, ho visto di tutto, a me mica mi fotti con il tuo bla bla”. Buon derby a tutti.