Inter e Lukaku, non sprecate il match ball: Verona e Roma valgono il rinnovo del prestito e mezza Champions
Un match ball. Anzi due. La vittoria contro la Lazio può essere interpretata quasi come una condanna perché ora l'Inter deve sfruttare le sfide contro Hellas Verona e Roma per chiamarsi fuori dalla tonnara Champions e cancellare con un colpo di spugna una stagione troppo altalenante. Nel successo di San Siro si è visto tutto, forza, coraggio e voglia di riprendere una partita che sembrava intraprendere il solito epilogo. Inzaghi ha ritrovato tutto, ha ritrovato tutti: a partire da Lautaro Martinez, un bomber che fa parecchio comodo nei momenti di magra.
Ha ritrovato anche Romelu Lukaku, un giocatore necessario per un finale di stagione di fuoco. Big Rom ha spostato gli equilibri, ha spostato pure Romagnoli e Casale: in quel modo lì il belga sa che può fare la differenza, anzi deve fare la differenza. Ci si gioca anche una fetta di rinnovo del prestito: fino a qualche settimana fa la dirigenza non era per nulla convinta, in caso di maxi prestazione da qui alla fine della stagione il gigante può convincere Marotta e Co a cambiare idea e ad iniziare una nuova trattativa col Chelsea. Un sentiero parecchio sconnesso - da capire quale sarà la richiesta dei londinesi -, ma visto quanto sta accadendo dalle parti di Londra ci può essere qualche spiraglio.
Si parte dunque Verona. Una trasferta mai semplice, coi padroni di casa che devono assolutamente salvarsi. Gare così l'Inter le ha sofferte per tutta la stagione, si è visto in più di un'occasione: meglio evitare le solite sparate del "ma mica dobbiamo preoccuparci, siamo l'Inter", che in stagione hanno avuto tutto l'effetto contrario.
Poi ci sarà la Roma, una squadra incerottata, con poche possibilità di recuperare gli uomini top nel match di sabato. Queste due partite valgono mezza Champions League perché ci sono una serie di scontri diretti ad incrociarsi, ma soprattutto valgono mezza Champions perché da domenica mancheranno quattro gare al termine di una stagione folle. Poi si potrà pensare all'altra Champions League, quella attuale: prima però bisogna gettare le basi per il futuro.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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