Godiamoci Lautaro Campione del Mondo!
Cari Interisti, stavolta cominciamo dai fatti, poi passeremo alle chiacchiere.
E il fatto principale è che l’interista Lautaro Javier Martínez, nato a Bahía Blanca il 22 agosto 1997, è Campione del Mondo 2022.
E’ il 20° della lista iridata nerazzurra. Si aggiunge a Meazza (1934-1938); Allemandi, Castellazzi, Demaria (1934); Ferrari, Ferraris, Locatelli, Olmi (1938); Bergomi, Marini, Bordon, Oriali, Altobelli (1982); Matthaeus, Klinsmann, Brehme (1990); Djorkaeff (1998); Ronaldo (2002) e Materazzi (2006).
E come l’Inter, fanno benissimo la Roma con Dybala, la Juventus con Dimaria e Paredes e tutte le altre squadre a godersi i loro argentini Campioni del Mondo, al di là del poco o tanto che ognuno di loro ha fatto a Qatar 2022. Ad onta dei soliti social-caproni, campioni del mondo solo dell’offesa o dell’insulto che, anziché essere felici per i propri calciatori, sono solo qui a bofonchiare: “vabbè, ma lui che ha fatto?”
Chi arriva sul tetto del Mondo merita comunque rispetto, perché l’avete mai solo toccato il Trofeo scolpito tanti anni fa dallo scultore milanese Silvio Gazzaniga? Io ho avuto questa fortuna e vi posso dire che è magico!
Me la sono vista tre volte Argentina-Francia 7-5 dopo i calci di rigore, una delle finali più belle della Storia del Calcio, che ha laureato l’Argentina Campione del Mondo per la terza volta, con Messi che al suo quinto Mondiale ha sistemato la contabilità storica con Diego Maradona.
Alla fine, come prevedevo, il Mondiale lo ha vinto una delle 8 squadre che lo aveva già vinto: ora l’Albo d’Oro vede l’Argentina con 3 titoli dietro al Brasile con cinque e a Italia e Germania con quattro.
Ora passiamo alle chiacchiere.
Riuscirà Lautaro a portare un po’ di questa magia all’Inter? Lo spero ardentemente, perché comunque, anche se ci aspettava di più anche da lui, qualche impronta l’ha lasciata: dal rigore decisivo all’Olanda nei quarti, al provvisorio 3-2 trasformato in gol dal tap-in di Lionel Messi.
Spero che anche Lukaku, Brozovic, Onana, De Vrij e Dumfries, che non hanno avuto dal Mondiale la stessa fortuna di Lautaro, trovino in fretta nell’Inter la via per riscattarsi, soprattutto Big-Rom, che continua a non essere a posto, purtroppo.
Come le altre, l’Inter nella pausa mondiale ha scelto di giocare una serie di amichevoli per prepararsi alla ripresa del Campionato. A differenza dell’estate, si sono scelti cinque avversari di basso-medio cabotaggio ed è meglio così, perché poi ad ogni confronto contro lo squadrone di turno, l’ambiente si agita. Tra Gzira, Salisburgo, Betis Siviglia, Reggina e Sassuolo, i test più impegnativi sono stati quelli contro austriaci e spagnoli. Agevole 4-0 con il Salisburgo e pareggio 1-1 senza infamia e senza lode con gli andalusi del Betis.
Indicazioni? Le solite, nel senso che si continua ad essere troppo distratti e perforabili dietro, vedi i gol subiti da Gzira e Betis, ma per fortuna si riesce sempre e comunque a reagire.
Ovviamente i veri segnali non li avremo certo dall’Inzaghi-day a Reggio Calabria giovedì prossimo con la sfida in panchina tra Pippo e Simone né da Sassuolo-Inter a Reggio Emilia il prossimo 29 dicembre, ma direttamente dal big-match col Napoli a San Siro il 4 gennaio alla ripresa del Campionato.
Per allora sarà riaperto anche il Mercato, ma mi sento di escludere chissà quali colpi di mercato, in base a quello che noi giornalisti, a taccuini chiusi e microfoni spenti, abbiamo recepito qualche giorno fa in sede Inter per il brindisi natalizio con Marotta, Ausilio e Baccin. Anzi, da quanto ho capito, nessuna big farà nulla a gennaio, a meno che non si presenti qualche opportunità con offerte da capogiro. Più logico che tutto venga rimandato alla prossima estate, nella quale la tiritera sarà sempre la stessa: fare Player Trading per restare finanziariamente in sella.
In realtà io ho un solo desiderio per Babbo Natale: Lukaku sano per i cinque mesi di Campionato che restano, nient’altro!
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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