Come si batte l’Atletico: a cosa deve stare attenta l’Inter e dove colpire

Come si batte l’Atletico: a cosa deve stare attenta l’Inter e dove colpireTUTTOmercatoWEB.com
lunedì 19 febbraio 2024, 23:09Editoriale
di Tancredi Palmeri

Il cholismo come state of mind rimane immanente nell’anima dell’Atletico, ma è ampiamente cambiato il gioco dei colchoneros. Non più bunker commovente e ripartenze, Simeone da 2 anni e mezzo a questa parte ha fatto alzare la squadra e sta provando a farla mutare in qualcosa che è magari più assimilabile al calcio hard rock di Klopp. Non sempre riesce, e la continuità è la maggiore preoccupazione, ma sono sempre più lunghi gli intervalli di stagione dove riesce a proporsi così travolgente. L’anno scorso nel girone di ritorno di Liga fu quella che fece il calcio più divertente, quest’anno fino a metà dicembre è rimasta a -4 dalla vetta prima di essersi piantata.

Non si sa se Morata sarà a sorpreso recuperato, ma sarà un 3-5-2 a specchio con moltissima massa in mezzo, e verticalizzazioni come spade nel recupero palla che è molto più alto di quanto si ricordi dello stereotipo di Simeone.

C’è da sfondare e sarà difficile, proprio perché la capacità di raddoppiare e difendere assieme beh quella l’Atletico non l’ha certo persa, ma non è un caso che abbia solo la sesta miglior difesa, e questo pur disponendo di Oblak, niente meno del miglior portiere al mondo. Proprio perché adesso si preferisce concedere qualche spazio in più in nome di attacchi più collettivi. Tuttavia un conto è giocare in Liga contro avversari con cui nell’80% dei casi puoi fare valere il tuo maggior peso tecnico, altra cosa è venire in Champions dove i valori si livellano e figuriamoci a San Siro contro i vice campioni dEuropa.

Per questo martedì dobbiamo aspettarci una versione ‘corrotta’ tra le due anime dell’Atleti, quella vecchia e quella nuova. L’Inter dovrà avere molta velocità di palleggio, e verticalità, per intenderci come quelle viste nel Secondo Tempo di Roma, perché quel ritmo l’Atletico lo soffre e parecchio. Non intestardirsi sul cross ma dialogare liberandosi dalla marcatura, perché fare tenere le linee strette all’Atletico è il maggior regalo. Nessuno ovviamente si merita una marcatura dedicata, per quanto Griezmann sia un genio mai abbastanza apprezzato del calcio e dunque De Vrij avrà bisogno di una partita alla Acerbi per dirigere bene le uscite. Tuttavia attenzione alla coppia di mezzo De Paul-Pablo Barrios, che sono in scala quello che Calhanoglu e Mkhitaryan sono per l’Inter: palleggio, dialogo in costruzione, idee. Lì Barella dovrà essere chirurgico nel pressing, e in verità gli esterni dovranno aiutare stringendo. Alcuni principi di gioco sono più simili di quanto si pensi, e infatti bisogna attendersi una squadra a specchio, per quanto con una tendenza atletica alle barricate in mezzo. Per il resto poi, all’Inter servirà una grande partita, e non perdere l’umiltà.