Col senno di poi siamo tutti bravi. Lautaro, l’infortunio è un problema grosso
In fondo prima o poi doveva succedere. L'Inter torna a perdere una partita e, guarda un po' il caso, lo fa contro la squadra che nell'ultimo periodo le aveva riservato molte sofferenze. Sempre il Bologna di mezzo, la squadra che ci ha "tolto" uno scudetto consegnandolo al Milan e che quest'anno ci ha ripresi sul 2-2 a San Siro dopo aver subito un 1-2 da ko in pochi minuti.
Con le emiliane abbiamo dei conti in sospeso che prima o poi dovremo regolare. Nella serata fredda di mercoledì sera, l'Inter con qualche seconda linea (quelle che Inzaghi si poteva permettere) gioca bene, costruisce ma alla fine non finalizza. Lautaro si sbatte da campione ma sbaglia il rigore che avrebbe consentito alla squadra di mettere il muso davanti. Quello dell'argentino con i rigori non e' un grande rapporto; 7 sbagliati su 20 tirati corrispondono a una media abbastanza bassa. Arnautovic non punge e, se vogliamo, non entra mai in partita. L'austriaco nella squadra di Inzaghi sembra un pesce fuor d'acqua che non trova mai davvero il suo ruolo in campo. Al di là dei singoli e degli episodi l'Inter gioca comunque bene, crea ma senza Thuram al fianco di Lauti qualcosa manca. Lo 0-0 si trascina troppo e i supplementari hanno il sapore della beffa che si trasforma in danno nel momento del gol vittoria di Ndoye. L'eliminazione dalla Coppa Italia rimane una ferita che però, a mio parere, non brucerà a lungo.
L'Inter a detta di tutti è la squadra più completa con la rosa più profonda. Troppo facile, analisi superficiale. Io non sono per nulla d'accordo. L'Inter ha 11 titolarissimi e 4-5 vice titolari. In attacco il piatto piange e, a causa degli infortuni, anche sulla fascia destra siamo corti. Urgerà intervenire sul mercato a gennaio dato che un esterno e una punta non possono essere solo un desiderio ma anche e soprattutto un'esigenza seria. Senza ipocrisie, l'uscita dalla coppa Italia infastidisce ma può essere un'opportunità per gestire meglio il calendario nel 2024. Tra campionato, Supercoppa e Champions (oltre alle nazionali) per i giocatori non ci sarà tregua e qualche partita in meno può essere un vantaggio nella corsa al vero obiettivo.
Capitolo Lautaro: farlo giocare 100 e passa minuti non mi è sembrata una scelta saggia. Con il senno di poi sono tutti bravi ma Lauti le sta giocando tutte e 100 minuti erano assolutamente da evitare. Credevo in una sua presenza per i 20-30 minuti finali o, al limite, la titolarità per i primi 45 minuti poi la panchina. Il suo infortunio è un problema grosso. Mentre scrivo non si sa ancora quale sarà l'entità del problema. Incrociamo le dita!!
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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