Col Salisburgo non serve un'Inter grande, ma una grande Inter. La qualificazione anticipata può dare una gran mano

Col Salisburgo non serve un'Inter grande, ma una grande Inter. La qualificazione anticipata può dare una gran manoTUTTOmercatoWEB.com
mercoledì 8 novembre 2023, 19:55Editoriale
di Patrick Iannarelli

"Domani servirà una grande Inter", non un'Inter grande. Questo lo aggiungiamo noi alle parole di Simone Inzaghi, un tecnico che al di là delle critiche ha capito bene come funziona il giochino. E visto che sa bene come ci si muove in determinate situazioni, Inza sa benissimo che in terra austriaca servirà una vittoria. Tre punti, non uno di meno: il conto è facilissimo da fare, in caso di successo l'Inter se ne andrebbe direttamente agli ottavi di finale, indipendentemente da calcoli e calcolatrici. Poco importa se poi si giocherà il primato con la Real Sociedad nelle ultime due gare, ma strappare il pass a due giornate dal termine permetterebbe a tutti di dormire sonni beati e tranquilli. Vuol dire pensare soltanto al campionato fino a febbraio, mica male come alternativa. 

Inzaghi sa dunque che vincendo questa sera la situazione si ribalterebbe a favore dell'Inter per un paio di motivi. Il primo puramente tattico, far riposare nel prossimo tour de force i giocatori chiave può darti un ulteriore vantaggio sulle dirette inseguitrici. Banale, scontatissimo, ma comunque in fin dei conti efficace. Il secondo motivo è strettamente economico, l'Inter non solo passando agli ottavi potrebbe avere risorse ulteriori per il mercato, ma allo stesso tempo potrebbe rifiatare in vista dell'appuntamento cruciale per la società, quella scadenza del debito con Oaktree che inevitabilmente pesa sulle spalle. È pur vero che Zhang ha più volte confermato di non voler cedere, ma meglio parlare di questioni vicine nel tempo, strettamente necessarie alla sopravvivenza. 

Al di là del campo il chiacchiericcio si è sintonizzato pure sulle frequenze di Thomas Zilliacus, filantropo miliardario finlandese che quando c'è da alzare l'asticella oltre ai confini dell'immaginario collettivo non esita nemmeno un secondo. Tante (o forse troppe) dichiarazioni sul futuro di una società che continua a navigare a vista, come tutti d'altronde. Quei due miliarducci e mezzo di euro fanno gola, tanta gola, ma i fondi d'investimento non sono onlus e non comprano per tenere e tentare di vincere cercando di far concorrenza ai venti arabi. I fondi comprano per investire, lo dice la parola stessa, e dunque per rivendere e guadagnare. Sicuri sia la soluzione giusta per questa Inter?

Nel frattempo, come già detto, c'è il campo e quello non mente quasi mai. Servono tre punti, non uno di meno.