Chelsea su Lukaku, l'Inter non ci sente. Il Cagliari chiede garanzie per Nandez

Le chiamate da Londra proseguono, e lo fanno con un ritmo incessante, quasi contemporaneo con il ticchettìo dei milioni che il Chelsea è disposto a mettere sul piatto per scardinare la reciproca fedeltà dell’Inter e di Romelu Lukaku. Offerte da capogiro che i nerazzurri, un po’ per mantenere inalterato l’equilibrio tattico con la presenza del calciatore più rappresentativo di cui dispongono, un po’ per non correre il rischio di cadere in tentazione, non hanno nemmeno ascoltato.

Ed allora si prosegue sulla linea già tracciata, tenendo però sempre in considerazione il potenziale economico della controparte e la prospettiva che tutto possa essere stravolto dall’oggi al domani come impone la situazione economica della proprietà nerazzurra.
Un discorso analogo è spendibile per Lautaro Martinez, altro giocatore che l’Inter vuole trattenere ma per il quale le sirene provenienti dalla Spagna e dalla Premier continuano e continueranno a riecheggiare.

Archiviato il capitolo più pericoloso, ovvero quello legato alle possibili uscite di lusso, i Campioni d’Italia non possono che provare a concentrarsi su chi ad Appiano ci dovrà invece arrivare. Un discorso valido non solo per coloro che rientreranno dalle vacanze dopo avere trionfato in Europa e Sudamerica (Barella, Bastoni e Lautaro Martinez), ma che si amplia a chi come Nahitan Nandez non vedrebbe l’ora di abbracciare l’universo nerazzurro. La questione è tutta legata all’apparato economico ed alla struttura della potenziale proposta vincente per il Cagliari. Dalla Sardegna si cercano rassicurazioni rispetto al fatto che il prestito oneroso di quest’estate si trasformi in un trasferimento a titolo definitivo nella prossima, incrementando l’offerta sul movimento temporaneo che i milanesi possono realizzare con le disponibilità attuali.

Una sinergia che potrebbe regalare altri sussulti sulla tratta Milano-Sardegna, a partire da Nainggolan sino ad arrivare a Pinamonti, erede designato del Cholito Simeone una volta che il figlio d’arte lascerà i rossoblu.