Che stagione è stata. Stasera il primo indizio

Che stagione è stata. Stasera il primo indizioTUTTOmercatoWEB.com
mercoledì 24 maggio 2023, 16:30Editoriale
di Lapo De Carlo

L'ultima cosa vera, autentica e comprovata che sappiamo dell'Inter risale al derby Champions della scorsa settimana.
Quell'Inter ha raggiunto lo zenit della sua stagione con una prestazione in linea con le aspettative dell'ultimo mese.
La squadra vista a Napoli invece era una formazione emergenziale, schierata per necessità con otto undicesimi del tutto nuovi.

La finale all'Olimpico contro la Fiorentina registra un dato inoppugnabile: l'Inter è favorita nella finale, forse con la stessa proporzione con la quale il Manchester City è favorito sull'Inter nella finale di Champions. Il vero paradosso delle due partite giocate quest'anno contro la Fiorentina di italiano riguardano il fatto che l'Inter ha vinto al Franchi al 96esimo 4-3 e la Fiorentina ha vinto a Milano 1 - 0, anche lì in una gara ricca di episodi.
I viola giocano un calcio propositivo, hanno diversi giocatori di talento e dal tasso tecnico elevato, più adatti ad un calcio di velocità che di fatica.
Sulla lunga distanza la squadra di Italiano ha avuto problemi, specie nella gestione tecnica di alcuni giocatori che sono poi esplosi nella seconda parte come Cabral e Ikone. Il fatto che la Fiorentina sia arrivata in due finali di due competizioni nello stesso anno suggerisce la crescita evidente di un gruppo che ha talento e di un tecnico che si è calato nella realtà Fiorentina.

Fatta questa premessa sull'avversario di questa sera, l'Inter invece registra la conferma di Simone Inzaghi da parte della proprietà e una persistente diffidenza verso il tecnico da parte di una buona percentuale di tifosi.
La sconfitta con il Napoli ha riattivato la propulsione degli scettici ma resta il fatto che questa è stata una stagione incredibilmente difficile da giudicare e che farà orientare il suo baricentro solo dopo le eventuali sconfitte o vittorie nelle finali.
Apparentemente la squadra è in forma e anche con il Napoli le seconde linee, al netto degli errori, mostravano di tenere, al punto che l'Inter in 10 contro 11 aveva trovato anche il pareggio nel finale.

La decisione di mettere Dzeko come titolare nelle partite più importanti, dunque anche nella finale di Istanbul, è comprensibile anche se non necessariamente apprezzabile. 
Le altre scelte di formazione si fanno da sole, a parte quella di Handanovic che giocherà questa sera il nome di una volontà politica interna e rispettata dai giocatori.
Dispiace proprio che una stagione tanto tribolata, paradossale ed entusiasmante precipiti o esalti i giudizi senza tener conto razionalmente del coefficiente di difficoltà superato così brillantemente.

La sfida di questa sera decide in che modo l'Inter andrà in Turchia, perché per quanto bellissimo sia vincere, non è una Coppa Italia in più nella bacheca a far impazzire i tifosi ma il pensiero di perderla contro una formazione più debole può corrodere lo slancio di questo bellissimo mese e mezzo
 Di sicuro tra le cose più belle e rassicuranti c'è il fatto che i milioni entrati così inaspettatamente in questo periodo permettono all'Inter, comunque vada, di guardare alla prossima stagione con molta più serenità di quanto si immaginasse.

Amala