Suning non fornisce garanzie a Conte, come può darle al Comune di Milano per il nuovo stadio?
Se non ci sono soldi per fare un mercato come il proprio tecnico chiede, come è possibile garantire ad una città l'impegno economica di oltre un miliardo di euro (da spartire con il Milan) per la costruzione del nuovo stadio di San Siro e tutto ciò che ne deriva? Come può, insomma, Suning (e di riflesso l'Inter) pretendere di avere l'ok dal Comune di Milano se le incertezze intorno al suo futuro e alla sua possibilità di investimento restano costantemente all'ordine del giorno? La questione stadio è molto seria: i due club vogliono mettere mano a un bene pubblico situato all'interno di un quartiere che inevitabilmente patirà le conseguenze di tutti i cambiamenti proposti. La Comunità milanese, nella sua interezza, dovrebbe prima guardare al bene cittadino, lasciando da parte il tifo e le ambizioni sportive che mai, mai, possono e devono surclassare quelle sociali e civiche.
Un pezzo di Milano non può essere concesso a chi non sa cosa fare del proprio futuro: perché il futuro della città è più importante di quello di una società di calcio.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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