Inter, a Udine fari puntati su Bijol: è lui l'erede di Acerbi e De Vrij. La dirigenza ha deciso
Tre partite senza vittoria è una nota grande e stonata per l'Inter campione d'Italia che proprio contro l'Udinese vuole ripartire in quarta. C'è da lasciarsi alle spalle quanto prima la delusione del derby, al contempo anche la dirigenza andrà in missione al Bluenergy Stadium. Sì, perché gli occhi del presidente Marotta e del direttore sportivo Ausilio saranno puntati su un obiettivo da tempo segnato sul taccuino, ossia Jaka Bijol.
Il nome del difensore centrale sloveno classe 1999 torna in auge perché l'età di Acerbi e De Vrij comincia a pesare parecchio nelle rotazioni ideali di coach Inzaghi e vista la scadenza dei contratti nel 2025, la società di Viale della Liberazione vuole muoversi per tempo. "Bijol sembra essere un profilo molto vicino a quello ideale per il progetto Inter targato Oaktree: relativamente giovane (25 anni), ma già con una certa esperienza in Serie A e in campo europeo con la sua nazionale, e, soprattutto, abituato a giocare e a guidare la difesa a tre", ragiona Il Corriere dello Sport.
Alto 1.90 metri, continuo per presenza e rendimento, al momento ha giocato il 100% dei minuti con la squadra di Kosta Runjaić. Ma il costo? Si aggira - si legge dal quotidiano romano - "sui 15-20 milioni di euro, certamente in linea con le esigenze finanziarie del club nerazzurro".
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