BAR ZILLO - Passioni ed emozioni

In realtà mi aspettavo, sono sincero, una specie di martellamento quasi quotidiano riguardo i gioiellini nerazzurri. Allora, ripetiamo tutti in coro, uno dei big, dei pezzi da novanta, di quelli che dopo piangi quando lo vedi con una maglia diversa, partirà. C'è bisogno, quindi si farà, senza dubbio, pur restando fermo, fino a firma avvenuta, nella mia galassia fantasiosa per cui quello no, quello non preparerà le valigie. Invece, adesso, il tiro si è alzato: niente più gioiellini, addirittura la Società. Per la quale sono, anzi sarebbero, in corsa un paio di fondi, senza stare a far nomi che poi mi vado perdendo nell'universo fondiario, una roba che fino a un paio di stagioni fa i tifosi delle squadre italiane, nel nonsoquanto per cento dei casi manco sapevano cosa fossero, mi ci metto in mezzo perché, al solito, amo sottolineare la mia ignoranza in economia e, soprattutto, amo non spacciarmi per il tuttologo che non sono.

A me piace il pallone, il calcio, mi piace parlare di moduli, di uomini, di scelte, di allenatori, di storie che circondano il mondo di questo sport affascinante e, per molti aspetti, unico e irripetibile, non esiste nulla che possa scopiazzarlo. Perciò, confesso, non mi lancerò in discorsi indimenticabili nel corso dei quali spiegherò a tutti Voi l'utilità della cessione nerazzurra a un fondo proprio perché, in primis, non interessano me. Per quello ci sono colleghi illustri che se ne occupano e che, se letti con attenzione, possono spiegare con dovizia di particolari ragioni, motivazioni e tutto quanto potrebbe essere utile conoscere riguardo il passaggio di proprietà di una qualsivoglia società pallonara.

A me piace guardare un video dove Onana prende in giro Lukaku perché il centravanti belga calcia alto da una decina di metri, anche questo è fare gruppo, amicizia. Mi piace leggere Enrico (per me sarà sempre Enrico, non posso aprire ogni momento Transfermarkt per vedere come si scrive Mkhitaryan) che saluta i suoi ex tifosi con affetto reale, non dettato dall'occasione, perché so che un uomo di quello spessore potrà fare solo bene ai miei colori. Mi piace l'entusiasmo di un ventenne che nell'album dei ricordi conserva una foto con Zanetti strappata di corsa nel tunnel degli spogliatoi anni fa. Mi piace, sissignori, Lautaro Martinez che scrive un altro anno insieme mentre Lukaku lo cuora. Mi piace questo calcio qua. Il resto mi limito a leggerlo ma, di certo, non mi appassiona. E, soprattutto, non mi emoziona.

Alla prossima.