BAR ZILLO - Istruzioni per l'uso
Il calciomercato è una di quelle cose capaci di scatenare i tifosi dividendoli in fazioni a seconda del giocatore preferito. È anche l'oppio degli sportivi, degli amanti del pallone: procura dipendenza e fa sognare mondi paralleli, universi dove poter fantasticare sul futuro senza bisogno di andare al luna park a chiedere lumi alla chiromante di turno che osserva i movimenti di attacco, centrocampo o difesa nella sfera magica.
Ma il calciomercato va anche preso con le molle, va scremato, va letto e riletto tra le righe: soprattutto se, come sta accadendo in questo momento, è una lunga serie di pour parler, di supposizioni, di si dice, si mormora, si racconta, potrebbe, sarebbe, direbbe e farebbe. Magari sì, magari qualche movimento è già stato definito, magari i parametri zero, gli esuberi, coloro che non trovano né tempo né spazio all'interno delle squadre attualmente di appartenenza, ma si tratta di poca roba, roba di contorno, nessun fuoco d'artificio, nessuna esplosione di colori, nessun fremito, nulla che ancora accenda cuori e immaginazione. Se fate attenzione, se leggete bene, ogni giorno cambia qualcosa: e non perché chi scrive si inventa di sana pianta la notizia. Molto più semplicemente perché si parla di schermaglie, voci che si rincorrono, sensazioni, chiacchiere informali con operatori di mercato, procuratori, mediatori. La somma di tutto ciò viene poi raccontata nel pezzo del mattino dopo.
Lo ripeto, senza certezze, senza ufficialità, senza firme sui contratti: e senza quelle nulla è sicuro, senza l'autografo posto sotto contratti che quelli per l'acquisto di una casa sono bazzecole al confronto, si ciarla amabilmente. Ecco il motivo per cui, pur leggendo quotidianamente tutto ciò che viene riportato, non mi fascio la testa ma cerco sempre di dare un senso a quel che leggo, senza gettarmi in intemerate che magari, tra una settimana, si riveleranno del tutto prive di significato. Oggi va di moda l'hashtag SuningOut, vendono Bastoni quindi perché non si levano di torno? Però, oggi, non c'è nessuna trattativa in proposito. Non sono arrivate offerte, fax, incontri tra emissari. Nulla. È una semplice impressione, dettata dalla situazione economica in cui versa l'attuale proprietà, impotente di fronte ai diktat del governo cinese, perché di questo parliamo. Poi, magari, alla fine Alessandro partirà. Magari, forse, potrebbe, sarebbe, si dice, si mormora. E capitasse il contrario? Non dovesse muoversi?
Alla prossima
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
Direttore Responsabile: Lapo De Carlo
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione n. 18246
© 2024 linterista.it - Tutti i diritti riservati