BAR ZILLO - Incazzarsi ci sta, per il resto stiamo esagerando
E sì, occhei, una delle più brutte Inter di questi ultimi anni si arrende consegnandosi mani e piedi all'avversaria di turno in quel di Roma, stadio Olimpico, una serata da dimenticare al più presto per Simone Inzaghi e la sua truppa. O no? Oppure meglio tenerla ben presente onde evitare, in futuro, di rimediare figure pessime in giro per i campi nostrani, peggio ancora per quelli europei? Non sono mai stato un critico di Inzaghi: un po' perché è ancora giovane, ha bisogno di crescere e non di ricevere pedate nel sedere a ogni pie' sospinto, un po' perché l'Inter della passata stagione ha buttato via lo scudetto, continuo a esserne convinto, domando scusa, ma ha sciorinato un gran calcio, dato di fatto indiscutibile. Non parliamo di soggettività qui, parliamo di oggettività: dopodiché, se si deve insultare o criticare la qualunque lo stesso vabbè, fate come meglio credete.
Lazio-Inter mi ha fatto arrabbiare? No, non è esatto. Lazio-Inter mi ha fatto incazzare come non mi succedeva da anni, altroché arrabbiare e arrabbiare. Arrabbiare una bella mazza di niente. Però ormai è una partita che appartiene al passato, e continuare a guardarsi le spalle non va bene, soprattutto nello sport. Inzaghi ha sbagliato? Altro che sbagliato, Inzaghi non ne ha azzeccata una che fosse una venerdì sera. Però ormai è realtà che appartiene al passato, speriamo tutti sia stato un incidente di percorso e nulla più. Chiedere le dimissioni del tecnico, il 28 agosto, non solo non ha senso: non ha né capo né coda.
Casomai, questo sì, ci si può domandare per quale motivo la dirigenza nerazzurra gli abbia aumentato l'ingaggio in maniera così corposa, ma né io né Voi viviamo il mondo nerazzurro dall'interno, perciò non possiamo sapere né conoscere ragioni per cui vengono fatte determinate cose e altre no. Quindi ci sta eccome la critica nei confronti di chi dirige il gruppo squadra, altra situazione ansiogena è la lentezza con la quale i giocatori stanno in campo, ridurre come ha cercato di fare Inzaghi la sconfitta a una serie di episodi sfortunati non fa il bene dell'Inter, non fa niente: ci sta eccome, dicevo, ma senza esagerare. Va bene rimarcare le manchevolezze del tecnico, io l'ho fatto e non me ne pento minimamente: ma bisogna sapere quando criticare e quando, al contrario, la critica non è più costruttiva. Simone Inzaghi è il presente dell'Effecì e, sissignori, il futuro. Il resto sono chiacchiere, nulla più.
Alla prossima.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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