Marotta: "Tornare alla Juve? No, vorrei aprire un ciclo all'Inter. Vincere è sempre difficile"

Marotta: "Tornare alla Juve? No, vorrei aprire un ciclo all'Inter. Vincere è sempre difficile"TUTTOmercatoWEB.com
sabato 1 maggio 2021, 17:45Primo piano
di Alessio Del Lungo

Giuseppe Marotta, amministratore delegato dell'Inter, ha parlato ai microfoni di Sky Sport prima della partita contro il Crotone. Queste le sue dichiarazioni: "La sensazione è di quelle positive per lo scudetto, ma non abbiamo ancora raggiunto niente e non è scaramanzia. Oggi la classifica non conta, le motivazioni del Crotone saranno forti e, anche se sembra facile, questo ennesimo esame sarà da superare e per farlo servirà una partita come si deve".

Che presidente ha ritrovato davanti e che sensazioni ha per il futuro del club?
"E' tornato approfittando anche dell'apparente tranquillità post-Covid per vivere con noi il finale di campionato e parlare, al momento opportuno di futuro. Oggi siamo tutti concentrati sull'obiettivo, ma ha trovato un gruppo coeso ed unito ed è merito totale ed esclusivo di Conte che è riuscito a compattare la squadra e la dirigenza".

Quale differenza c'è tra lo scudetto ottenuto con la Juventus e questo?
"Vincere è sempre difficile. Mi ricordo benissimo 10 anni fa quando partimmo con Agnelli in un ciclo nuovo con una società che era andata in difficoltà negli anni precedenti. Conte aveva messo del suo e noi lo supportammo, oggi siamo quasi nella stessa situazione con lui che ha valorizzato al massimo i calciatori a disposizione. C'è la tensione giusta che equivale alla motivazione giusta per arrivare a raggiungere un traguardo".

La rivoluzione alla Juventus può riguardare anche lei?
"No, perché io sono arrivato all'Inter su invito di Zhang e vorrei aprire un ciclo. Anno scorso siamo arrivati in finale di Europa League, quest'anno siamo vicini ad un traguardo importante e, malgrado le difficoltà dovute alla pandemia, sarebbe bello continuare insieme".

Quest'anno va spesa una parola anche per i calciatori vista la situazione che c'è stata.
"Sono professionisti seri, in questa stagione e nella passata non abbiamo avuto casi particolari. Di conseguenza il lavoro di Conte è stato difficile, ma tutti hanno seguito la sua leadership ed il suo credo. Anche se ci fosse stata una mela marcia l'avrebbe isolata il gruppo prima ancora dell'allenatore e la dirigenza, ma non c'è stata. Per tanti di loro rappresenta un traguardo eccezionale, pochi hanno vinto dei titoli: c'è tensione e voglia per un traguardo che anche loro stessi non pensavano di raggiungere".

Oggi torna titolare Sensi.
"Se portiamo il paragone con lui e Barella, il centrocampista del Cagliari si è inserito immediatamente anche se ha qualità ottime. C'è anche discontinuità nella preparazione, ma è un calciatore su cui l'Inter punta ed anche per la Nazionale può diventare importante"