Le pagelle di Inter-Kairat 2-1: Lautaro torna decisivo, Esposito sprecone. Delude Frattesi
Sommer 6 - Serata di normale amministrazione per il portiere svizzero, chiamato a pochi interventi realmente impegnativi. Bravo a leggere in anticipo un tiro-cross di Edmilson, intervenendo con sicurezza e personalità. Non può nulla sul colpo di testa di Arad, lasciato libero di colpire in area. Qualche imprecisione con i piedi, ma complessivamente una prova affidabile.
Bisseck 6 - Alterna momenti di ottimo impatto fisico a pause di concentrazione che lasciano spazio agli avversari. Riesce però sempre a rimediare con la sua forza e il senso della posizione. Davanti si rende pericoloso in più occasioni, sfiorando il gol e procurandosi un rigore poi tolto dal VAR. Deve ancora limare qualche ingenuità, ma conferma la crescita sotto la guida di Chivu.
(Dall’80’ Akanji s.v.) - In campo nel finale per blindare il risultato, senza tempo per lasciare tracce significative.
De Vrij 6,5 - Guida la retroguardia con la calma e l’esperienza dei giorni migliori. Sempre pulito nelle uscite palla al piede, copre bene gli spazi e si fa trovare pronto nelle chiusure preventive. Non commette errori evidenti e si conferma una garanzia quando viene chiamato in causa.
Carlos Augusto 7 - Uno dei migliori in campo. Inizia con qualche sofferenza su Edmilson, ma cresce con il passare dei minuti fino a firmare il gol che decide il match con una conclusione potente e precisa. Oltre alla rete, offre sostanza in copertura e qualità nella spinta. Interpreta alla perfezione il doppio ruolo di terzino e quinto, confermandosi sempre più prezioso tatticamente.
Dumfries 5,5 - Prestazione altalenante. È presente nell’azione che porta al vantaggio nerazzurro, ma poi si perde Arad in marcatura, permettendogli di colpire per l’1-1. Meno incisivo del solito in fase offensiva, dove spreca due buone situazioni con cross imprecisi e scelte affrettate. Gli manca un po’ di lucidità, forse anche per stanchezza.
Frattesi 5 - Una delle note meno brillanti della serata. Corre tanto, ma spesso a vuoto: fatica a trovare la posizione giusta e a coordinarsi con Barella e Zielinski. Si inserisce poco e con scarsa efficacia, lasciando la manovra priva di profondità. Deve imparare a dosare meglio le energie e a essere più presente nella costruzione.
(Dal 63’ Sucic 6,5) - Entra con personalità e cambia il volto del centrocampo. Recupera palloni, verticalizza e si propone con continuità. La sua energia e la precisione nei passaggi danno equilibrio a una mediana che ne aveva bisogno. Sempre più una certezza per Chivu.
Barella 6,5 - Non è la sua partita più spettacolare, ma il suo apporto resta prezioso. Gestisce i ritmi con ordine, alternando momenti di regia a inserimenti centrali. A volte forza qualche giocata, ma è sempre nel vivo dell’azione e dà la sensazione di essere il metronomo della squadra. Quando c’è da soffrire, non si tira mai indietro.
Zielinski 6,5 - È il cervello del centrocampo e si prende molte responsabilità in fase di impostazione. Sostituisce degnamente Mkhitaryan, cercando spesso la verticalizzazione o il passaggio filtrante. Talvolta pecca di precisione, ma le sue idee danno respiro e qualità alla manovra.
(Dal 71’ Calhanoglu 6) – Entra e mette subito ordine, gestendo il possesso con esperienza e calma. Prezioso nel finale, quando l’Inter deve congelare il ritmo e difendere il vantaggio.
Dimarco 6,5 - Spinge costantemente sulla fascia sinistra, offrendo il solito mix di generosità e precisione. È tra i pochi a mantenere alta la concentrazione anche nei momenti di confusione. I suoi cross sono sempre un’arma pericolosa, anche se questa volta non trovano il bersaglio giusto. Leader silenzioso, ma indispensabile.
Lautaro Martinez 7 - Tornato al gol dopo un piccolo digiuno, ritrova il sorriso e la fame di sempre. In apertura Sorokin gli nega la gioia con un salvataggio sulla linea, ma il capitano non si abbatte: pressa, lotta e realizza con cattiveria il vantaggio dell’Inter. A tratti nervoso, ma la sua grinta trascina i compagni. Esce all’intervallo per rifiatare, in vista dei prossimi impegni.
(Dal 46’ Bonny 6,5) - Impatto brillante: il tacco per Esposito è una giocata d’alta scuola. Porta imprevedibilità e vivacità in attacco, mostrando un’intesa crescente con i compagni.
Pio Esposito 6 - Gli manca solo il gol, ma la prestazione resta generosa e di spessore. Lavora bene spalle alla porta, apre spazi per gli inserimenti e si mette a disposizione della squadra. Peccato per le due occasioni clamorose fallite davanti al portiere, che avrebbero potuto chiudere la partita. Esperienza preziosa per la sua crescita.
(Dal 71’ Thuram 6) - Ritorna dopo l’infortunio e lo fa con entusiasmo. In pochi minuti sfiora il gol di testa e prova un sinistro insidioso. Un buon segnale per Chivu in vista del prossimo ciclo di partite.
All. Chivu 6,5 - La sua Inter non brilla, ma vince. E in questa fase della stagione conta più di tutto. Gestisce bene le rotazioni, dà minuti a chi ne aveva bisogno e porta a casa tre punti che valgono oro per la classifica e per la serenità del gruppo. La squadra ha ancora cali di concentrazione da limare, ma la mentalità è quella giusta: vincere anche quando non si gioca al meglio è segno di maturità.
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