Inter, si spegne il "fuoco effimero" degli sponsor regionali cinesi: è rimasto solo Suning
La Gazzetta dello Sport ha parlato di “fuoco effimero” in merito alla serie di sponsor regionali asiatici portati all’Inter da Suning a partire dal 2016. Un fuoco che si sta inesorabilmente spegnendo. Guardando all’ultimo bilancio: ci sono 39 milioni di svalutazione per “posizioni creditorie di dubbia esigibilità" riconducibili proprio a contratti con aziende cinesi come ad esempio Imedia (31 milioni) e Beijing Yixinshijie (8) che hanno già comunicato l'impossibilità di non poter rispettare gli accordi (Imedia ha spiegato anche di aver esercitato il recesso anticipato rispetto alla scadenza del 2024). E l’Inter dunque potrà contare sostanzialmente solo sui proventi del contratto commerciale con la proprietaria Suning.
In breve, dunque, l’Inter incasserà da Suning 11,5 milioni più 2-3 milioni da due sponsor regionali cinesi, Ld Sports e la new entry Boe United Technology. In ogni caso, l’Inter ha registrato in cinque stagioni a conto economico 346 milioni dalle sponsorship regionali asiatiche. Soldi incassati per la gran parte: mancano all’appello ancora 64 milioni, a fronte dei quali sono stati accantonati 39 milioni nel fondo svalutazione crediti. Poi il coronavirus e la crisi della famiglia Zhang hanno portato ad una netta riduzione dei ricavi, mentre fortunatamente Champions e scudetto hanno fatto lievitare il valore commerciale della maglia, che ha sopperito in parte alla contrazione cinese.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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